Scontro in aula sul caso della presunta incompatibilità del difensore civico

 

Inserita il 25/11/2004

News
«Questa maggioranza non è più maggioranza, la mancata partecipazione ai lavori del consigliere Gaetano Stagno, che ha abbandonato l'aula prima dell'inizio del Consiglio comunale, e l'assenza del vice sindaco, Nicola Criniti, conferma che c'è una frattura interna, pertanto vi invitiamo a rassegnare le dimissioni». L'affermazione, è stata fatta dal capogruppo di minoranza, "Cinque Stelle" , Francesco Gallelli, che ha dichiarato l'assurdità e l'incoerenza della maggioranza di richiedere il rinvio del punto in discussione relativo all'interpretazione del regolamento sulla compatibilità o meno del difensore civico, Pasquale Andreacchio, già nominato nel precedente consiglio all'unanimità per ricoprire questa importante carica istituzionale.
«Questa maggioranza è compatta, è libera da condizionamenti, respingiamo le insinuazioni strumentali della minoranza. Dichiariamo la nostra determinazione a confermare il nominativo del difensore civico, anche se nel nostro interno è aperto un dibattito per dare sicurezza alle decisioni dei consiglieri e chiarire meglio la nostra proposta, nel rispetto della legalità». È stata questa la risposta da parte del sindaco Andrea Menniti, alle dichiarazioni del consigliere di minoranza Francesco Gallelli. Menniti ha fortemente criticato il modo di amministrare della precedente amministrazione che non era libera di decidere.
Ma ritorniamo ai lavori del consiglio, chiamato a discutere su importanti problemi posti all'ordine del giorno. L'assessore esterno al bilancio, Assunta Criniti, ha relazionato sulle variazioni di assestamento generale del bilancio 2004, elencando i contributi arrivati all'ente da parte della comunità montana del "Versante Jonico" di Isca, dalla Regione Calabria, utilizzati alla sistemazione della scuola media, e interventi nella chiesa SS. Angeli Custodi, ha riferito anche sulle entrate comunali che hanno consentito di migliorare la refezione scolastica, interventi sulle strade interpoderali, sui rimborsi dei danni alluvionali.
Sui danni alluvionali sono intervenuti alcuni cittadini che hanno evidenziato il malcontento sui rimborsi da parte della Regione. Il sindaco, ha accusato la precedente amministrazione Mannello, che non ha saputo gestire il problema, mentre il consigliere di minoranza Gallelli, ha puntualizzato, l'impegno dell'amministrazione Cinque Stelle, che ha attuato tutti i passi necessari. Il capo gruppo dei Democratici di sinistra Domenico Bressi, ha evidenziato la necessità di discutere del problema con i cittadini, sia per fare chiarezza sui rimborsi, sia sul pagamento delle bollette relative ai servizi erogati dal comune. Lo stesso Gallelli, della minoranza si è dichiarato favorevole ad organizzare delle assemblee con gli interessati per dare una soluzione ai problemi per tutelare i diritti dei cittadini. Il sindaco si è detto disponibile ad organizzare l'incontro durante le festività natalizie per consentire la partecipazione degli immigrati che ritorneranno a Badolato.
Il punto è stato approvato all'unanimità.
Approvato all'unanimità anche la proposta della società Schillacium per apportare delle modifiche allo statuto. Il consiglio ha nominato il consigliere Nicola Criniti, vice sindaco, per partecipare all'assemblea della società.
Toni molto aspri si sono registrati sulla discussione relativa al difensore civico.
Il presidente del consiglio, Salvatore Caminiti, ha dato lettura dell'interrogazione del consigliere di maggioranza, Gaetano Stagno che chiedeva l'interpretazione autentica del regolamento relativo all'incompatibilità o meno del difensore civico, e valutare la legittimità della nomina. Caminiti, ha informato il consiglio di aver chiesto un parere tecnico al segretario generale, Vincenzo Predestini. Lo stesso Caminiti, dava lettura del parere in cui si evidenziava nella norma, una duplice interpretazione. Da qui la necessità di investire il consiglio comunale. In particolare, il segretario precisava che non può essere nominato difensore civico comunale: gli amministratori e i dipendenti di enti, istituti ed aziende pubbliche o a partecipazione pubblica, nonchè enti o imprese che abbiano rapporti contrattuali con l'amministrazione comunale. «A giudizio dello scrivente, si legge nella risposta, si evince chiaramente che da un punto di vista letterale, la stessa debba intendersi nel senso che esiste una diversa incompatibilità a secondo se trattasi di ente pubblico o ente privato, quindi esiste una incompatibilità». La nota del segretario evidenziava anche che dal punto di vista di logica giuridica, invece, la incompatibilità giuridica, che può essere rimossa a differenza della ineleggibilità presuppone un manifesto conflitto di interesse diretto o specifico che nella fattispecie in oggetto possa influenzare il giusto operato del difensore civico. "In considerazione della duplice interpretazione della norma,conclude la nota, è consigliabile investire il consiglio comunale».
Come riferito in premessa il dibattito tra minoranza e maggioranza è stato aspro e conflittuale a causa delle dichiarazione dei due capigruppo della maggioranza, Bressi e Leuzzi, che nei loro interventi, hanno chiesto il rinvio del punto in discussione con il voto contrario dei tre consiglieri di minoranza ai quali si è associato anche il voto contrario del presidente del consiglio, esponente della maggioranza, Salvatore Caminiti.

Franco Laganà


Tratto da Il Quotidiano


Autore: Fausto

Chiudi questa finestra