Il capo di imputazione formulato nell'ordinanza

 

Inserita il 14/01/2005

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Gianfranco Pietro Gregorace e Mario Grossi devono rispondere del reato previsto agli articolo 81, 110 e 640 bis del Codice penale, "perché, con più condotte esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro e con altre persone indagate, il Gregorace quale direttore dei lavori e Grossi quale presidente della Salteg, con srtifici e raggiri consistiti nel realizzare il porto turistico di Badolato "Bocche di Gallipari", occupando illecitamente spazi del demanio marittimo e facendo innovazioni non autorizzate dall'atto di concessione demaniale marittima del 13/12/1999 e dalla concessione edilizia n. 14 del 10/9/2001 del comune di Badolato, esercitando l'attività di ormeggio, di navigazione, di transito, di rimessaggio e di officina nautica in violazione dell'ordinanza n. 5/2002 del 13/3/2002 dell'Ufficio circondariale marittimo di Soverato emanata a salvaguardia dell'incolumità di persone e cose per la sicurezza della navigazione, praticando l'attività portuale in assenza di autorizzazione e di collaudo da parte degli uffici regionali competenti, realizzando senza autorizzazione 3475 metri quadrati di superficie in terra ferma e 850 metri quadrati di superficie in acqua, costruendo le opere in assenza o in violazione di permessi e/o autorizzazioni comunali, regionali e della Sovrintendenza dei beni paesistici, predisponendo e producendo due verbali di collaudo falsi, esautorando il socio di minoranza Menniti Giampiero, richiedendo ed ottenendo l'applicazione dell'articolo 13 della legge 47/1985 ai fini della sanatoria pur trattandosi di opera rientrante nell'articolo 14 e, quindi, non sanabile, predisponendo atti di vari uffici che sono intervenuti a vario titolo e competenza nella vicenda, inducendo pertanto in errore la Regione Calabria e gli altri enti pubblici interessati a vario titolo alla realizzazione del porto turistico, si procuravano un ingiusto profitto, con altrui danno, consistito nell'accedere ad un incentivo in conto capitale per importo di lire 2.250.000.000 (costituente il 45% riguardo la spesa riconosciuta ammissibile in lire 5.000.000.000), nell'ottenere la mancata revoca del predetti contributo, pur essendo venute meno le ragioni dell'attuata erogazione, nell'ottenere in modo illecito tre proroghe anche per incassare le ulteriori tranche di finanziamento, nel prevedere l'erogazione della somma di euro 1.162.028 presso la banca Monte dei Paschi di Siena, filiale di Catanzaro, come da atto di cessione di credito stipulato tra la Salteg ed il predetto istituto bancario, procurandosi, in nero, le somme loro consegnate da centinaia di diportisti".

Tratto da Il Quotidiano


Autore: Fausto

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