L'analisi del coordinatore del comitato di lotta per la 106

 

Inserita il 21/04/2005

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Badolato. L'analisi del coordinatore del comitato di lotta per la 106
Franco Nisticò lancia un appello
per l'unità delle sinistre calabresi

BADOLATO - Sul risultato elettorale alla regione e sulla situazione politica amministrativa di Badolato, bisogna registrare una lettera aperta di Franco Nisticò, coordinatore del movimento di lotta per la statale 106 e la ferrovia ionica. Una lettera scritta con il cuore in mano, un'appello all'unità della sinistra, ma anche un bagno d'umiltà.

«Ancora una volta - scrive Nisticò - i risultati elettorali hanno dato un grande successo al centro sinistra, dimostrando l'attenzione dei badolatesi a valori e ideali mai abbandonati. Ciò dimostra che si può e si deve ritornare ad essere la "Roccaforte Rossa". Si può e si deve ritornare ad essere un punto di riferimento dei bisogni dei cittadini, al servizio del paese, del territorio, delle forze del progresso. E' nostro dovere fare quanto necessario al fine di ritrovare un patrimonio disperso in un lungo e travagliato periodo di lacerazioni, crisi d'identità e divisioni. è giunto il momento di dire Basta. è ora di ricominciare una nuova stagione. E da stupidi, da autolesionisti suicidarsi lentamente com'è avvenuto in questi anni bui, assistendo ad una forza come il vecchio Partito Comunista Italiano, sgretolarsi inesorabilmente, rendendo più forte invece chi ha lavorato per renderci deboli e lacerati. Bisogna reagire, non si può stare inermi nel vedere la Casa Comune, dalla quale ognuno di noi proviene, sfaldarsi lentamente. Come non sentire una voce interiore, un impulso forte, il cuore che batte, quella voglia crescente di dire a tutti, nessuno escluso Ritroviamoci".

Nisticò, nel prosieguo della lettera, ripete l'appello dell'unità, per programmare il futuro del partito e del paese rimasto fino ad oggi emarginato ed abbandonato. Nell'invitare tutti a mettere da parte rancori e personalismi per far vincere gli ideali, le intelligenze e le sensibilità, cosi conclude il suo appello. "Pensiamo pur rimanendo gelosi delle nostre personalità ed identità della nostra storia politica e personale, costruire una Federazione Unitaria della Sinistra".

Nisticò fa anche una serena autocritica del suo operato, puntualizzando di essere sempre stato un compagno se pur atipico, vicino ai problemi della gente. "Con questa mia lettera, finisce Nisticò, spero di toccare le giuste corde di ognuno, e credetemi, lo dico dal più profondo del cuore, spero di ricevere fiduciosi segnali. Anche timidi, ma nello stesso tempo edificanti. Guardiamo al futuro in modo sereno, nuove iniziative ci attendono, nuove battaglie ci aspettano per raggiungere nuovi importanti traguardi".

Franco Laganà



Tratto da: Il Quotidiano


Autore: Fausto

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