Inserita il 06/05/2005
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BADOLATO - Sconcerto e rabbia tra i cittadini per la morte di tortore e altri volatili uccisi dal diserbante, sembra usato dagli operai dalla società Schillacium sia sul lungomare che in altri quartieri della frazione marina, per distruggere le erbacce che crescono ai bordi della strada.
La denuncia era partita dall'ex sindaco di Badolato, Gerardo Mannello che in una lettera inviata all'assessore all'ambiente, Nicola Criniti denunciava l'irresponsabilità di chi aveva provocato un danno ambientale molto grave.Fortemente critici anche alcuni anziani che abituati a trascorrere delle ore di svago sul lungomare per dare del mangime alle tortore, hanno notato che gli uccelli erano morti nel beccare l'erbacce trattate con il veleno.
Netta presa di posizione dell'amministrazione comunale che nel ricevere la denuncia di Mannello si è attivata per individuare le responsabilità e le cause del gravissimo episodio. Infatti l'assessore Criniti ha preso contatti con la società Schilacium che oltre a provvedere la raccolta dei rifiuti solidi urbani, ha un contratto per la cura e manutenzione del verde pubblico.
Nella missiva indirizzata ai responsabili della Shillacium, l'assessore evidenziava le gravi responsabilità della società, ricordava anche che il contratto non prevedeva l'uso di diserbanti in quanto nocivi e pericolosi.Denunciava anche lo stato di degrado del verde pubblico, e l'inadempienze relative alla raccolta differenziata, puntualizzava altresì che il comune di Badolato, paga regolarmente quanto dovuto alla Schillacium.
La lettera i Criniti, nel richiamare la società al rispetto del contratto, ipotizza anche le penalità previste dall'ex articolo 9, ed un'eventuale rescissione del contratto. Proteste anche dei cittadini di Badolato Borgo, che hanno denunciato il degrado nei pressi di Piazza Castello per la presenza di cumuli di terra, materiale edilizio ed altro.Immediato l'intervento dell'assessore Criniti che venuto a conoscenza della denuncia ha subito investito del problema l'ufficio tecnico del comune e il comando dei vigili urbani, per far rimuovere il materiale.
Franco Laganà
Tratto da: Il Quotidiano
Autore: Fausto
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