Inserita il 12/05/2005
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Isca. Il presidente dell'ente montano ha proposto ai sindaci del comprensorio un'associazione di comuni
Una gestione alternativa per i rifiuti
Il 16 un'altra riunione operativa per decidere il da farsi
ISCA SULLO JONIO- Il presidente della Comunità montana "Versante Jonico" di Isca, Gaetano Stagno, si è fatto promotore di un incontro tra i sindaci dei Comuni di Davoli, Isca, Satriano, Cardinale, San Sostene e Badolato per discutere sulla realizzazione di un progetto in forma associata per la gestione dei rifiuti solidi urbani e per il mantenimento del verde pubblico.
«L'iniziativa- ha sottolineato il presidente Stagno - è quella di costruire, tutti insieme, un'associazione di Comuni che gestiscano in modo nuovo la politica ambientale del territorio, realizzando economie nella gestione e servizi migliori per la cittadinanza con la conseguenza della diminuzione delle tasse a carico dei contribuenti».
Presidente le comunità montane possono svolgere questi servizi?
«Certamente, anche il nostro ente, in ottemperanza al 1° comma dell'art.28 del Decreto legislativo del 18 agosto 2000, n.267 il quale stabilisce che l'esercizio associato di funzioni proprie dei Comuni o a questi conferite dalla Regione spetta alle Comunità montane. Siamo fortemente impegnati per dare risposte positive a queste problematiche, che vanno nella direzione della politica dell'associazionismo, perché siamo convinti che questa è la strada giusta per portare avanti i principi di economicità, efficienza ed efficacia degli enti che rappresentiamo. Questo nuovo progetto si pone anche l'obiettivo di mettere in atto una nuova politica della cultura dell'ambiente con un continuo confronto con le amministrazioni comunali interessate».
I sindaci condividono la vostra iniziativa?
«Si sono dichiarati interessati al progetto, ma per approfondire e avere maggiori notizie si è deciso di rivederci il 16 maggio, per andare ad analizzare più da vicino, con i dati che presenteranno le singole amministrazioni, la situazione dei rifiuti solido urbani dei Comuni interessati a questo progetto che, una volta elaborato, sarà anche inoltrato alla Regione Calabria e al Ministero dell'ambiente per gli eventuali finanziamenti economici». Sicuramente l'iniziativa dell'ente montano ha preso corpo dopo i gravi disagi dovuti al disservizio della società Schillacium che ha creato non pochi problemi ai comuni dl basso jonio soveratese, che continua a vedere gli operai sul piede di guerra.
Franco Laganà
Tratto da: Il Quotidiano
Autore: Fausto Gallucci
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