COMUNE IN STATO DI COMA PROFONDO

 

Inserita il 16/05/2005

News


Esecutivo azzerato e non si intravede una soluzione. Il consigliere Carnara fa il punto sulla situazione

COMUNE IN STATO DI COMA PROFONDO

«Il paese versa nell'incuria, nel degrado e nella sporcizia»

Ancora in alto mare la soluzione della crisi amministrativa del comune di Badolato?

Da indiscrezioni sembrerebbe proprio di sì. Infatti, dopo le ultime vicende, che hanno portato quattro assessori, Nicola Criniti, Teresa Poltrone (leggi Pultrone, ndG), Pietro Piroso, e l'esterna Assunta Criniti, a rimettere nelle mani del sindaco le rispettive deleghe, è arrivato il rifiuto degli altri due assessori, Raffaele Lanciano e Giuseppe Lezzi (leggi Leuzzi, ndG), per cui il sindaco Andrea Menniti ha proceduto al ritiro delle deleghe. Il drastico provvedimento e le relative motivazioni hanno innescato forti tensioni e contrasti all'interno della maggioranza.

Le prime schermaglie erano iniziate dopo le dimissioni del difensore civico, Pasquale Andreacchio, indicato dai Ds, il quale li aveva motivate in quanto non è stato messo nelle condizioni di operare nel rispetto della legalità. Successivamente le acque erano state agitate dai consiglieri di maggioranza del gruppo dei Ds, che chiedevano una svolta e una verifica sull'operato della giunta per la situazione di stallo dell'attività amministrativa. Da qui la decisione del sindaco di azzerare l'esecutivo per un eventuale rimpasto.

Ma fino ad oggi non è stata trovata la soluzione per superare la crisi. Sulla situazione politica amministrativa bisogna registrare l'intervento di Giuseppe Carnara, uno dei più giovani consiglieri di maggioranza tra i primi eletti alle amministrative dello scorso anno, che avevano portato la lista civica "Arcobaleno" alla guida del paese. «Sono preoccupato, deluso amareggiato, puntualizza Carnara, per il protrarsi di una crisi che rischia di entrare in un tunnel buio senza via d'uscita, e provocare tensioni all'interno della stessa maggioranza».

Carnara, da dove nascono le sue preoccupazioni?
«Dalla paralisi di ogni attività amministrativa, dalle tensioni all'interno della stessa maggioranza, dal clima di diffidenza nell'esecutivo dopo le decisioni del sindaco di ritirare le deleghe, dalle giuste critiche dei cittadini preoccupati per il clima di tensione che blocca la soluzione dei problemi della comunità».

Lei vive questo disagio in prima persona?
«Sì, essendo a stretto contatto con i miei elettori, con i cittadini di Badolato, tra cui moltissimi genitori dei bambini che frequentano le scuole elementari, mi hanno coinvolto per denunciare l'abbandono del paese, il degrado ambientale, il lungomare, il verde pubblico, i pericoli provocati dal diserbante velenoso adoperato per distruggere le sterpaglie nei vari quartieri del paese e perfino nei pressi della scuola, provocando la morte di volateli e tortore, e pericoli per i bambini, mentre grossi topi passeggiano indisturbati per le vie del paese».

Carnara, senza peli sulla lingua, ha denunciato anche la grave situazione della chiusura del porto di Badolato. Qual è la sua ricetta per superare questa situazione di stallo?
«Superare le vecchie logiche di potere, ridare alla politica dignità e valori, non arroccarsi su posizioni che danno un'immagine negativa degli amministratori, valorizzare le potenzialità e le professionalità che ci sono all'interno della maggioranza, che volutamente vengono penalizzate e umiliate. Per superare questi problemi bisogna avere progettualità, saper utilizzare al meglio le normative provinciali, regionali, nazionali ed europee, per ottenere finanziamenti».

Lei è stato contattato dal sindaco per una eventuale disponibilità ad entrare in giunta?
«Ho dato la mia disponibilità per far parte dell'esecutivo e mi auguro che il sindaco riesca a risolvere al più presto questa crisi anomala».

Franco Laganà
Tratto da: Il Quotidiano


Autore: Fausto

Chiudi questa finestra