Inserita il 25/05/2005
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Come noto in questi giorni sono iniziate le “pulizie di primavera” del nostro Comune. “pulizie tardive, ma nostro malgrado” è meglio precisarlo visto che in questi giorni se ne sono sentite tante, alcune giuste altre un po’ meno, fino a far passare una logica strabica per cui quasi quasi l’amministrazione avesse avuto la volontà di lasciare il paese sporco e degradato! Il problema è che la manutenzione del verde pubblico era a carico della società Schillacium che cura anche la raccolta dei rifiuti. Purtroppo le note vicende di queste settimane, con la società sull’orlo del fallimento e gli operai in protesta continua per i mancati stipendi (a volte anche 5 mesi senza un soldo) hanno prodotto gravissimi disagi e diversi Comuni si stanno già organizzando per il dopo… Schillacium, o consorziandosi tra di loro o rivolgendosi ad altre società per la raccolta dei rifiuti. Badolato, in cui la raccolta della spazzatura almeno indifferenziata ha comunque funzionato, si è trovata però con l’altro problema… Schillacium: quello, appunto, della cura del verde, che da un certo punto in poi ha assunto la forma di una vera e propria emergenza ambientale. Il fatto che alcuni cittadini si siano messi a tagliare le erbacce da sé credo sia di per sé molto eloquente e me ne dispiace davvero, ma siamo stati con le mani legate da comportamenti poco corretti o da serie cause di forza maggiore (disastro Schillacium). Se non si è intervenuti prima, come Amministrazione, è stato perché sostanzialmente non si poteva. O almeno non si era sicuri si potesse, visto che i contratti ce lo impedivano. Il contratto definiva la Schillacium come soggetto individuato per la manutenzione del verde. E se prima non si risolveva tale rapporto non si poteva intervenire con mezzi propri. Se i responsabili della società ce lo avessero detto a chiare lettere magari un mesetto fa: “non verremo a pulire le erbacce di Badolato: vedetevela voi!?” avremmo agito già da qualche tempo, ma solo poche settimane or sono gli operai della Schillacium il verde lo tagliavano (ricorderete tutti la vicenda del diserbante per strada e delle tortore morte) : quindi si riteneva volessero rispettare il contratto. L’emergenza è esplosa nelle ultime settimane e quando abbiamo capito che invece la società, del verde, se ne strafregava, abbiamo cominciato subito a fare richieste di intervento e diffide tramite i verbali dei nostri vigili così come prevede il contratto (e lo abbiamo rispettato per non passare pure dalla parte del torto!). Le diffide devono segnalare inadempienze gravi e ripetute. La gravità è sotto gli occhi di tutti, che fossero ripetute andava provato con più atti. Alla quarta diffida abbiamo ritenuto di essere nelle condizioni legali di risolvere il contratto. Purtroppo abbiamo avuto bisogno di almeno 20-25 giorni (una segnalazione deve pur sempre arrivare alla società perché possa prendere gli eventuali provvedimenti). Segnalo che la Schillacium non ci ha mai risposto.
Abbiamo ritenuto di dover fare le cose un minimo decentemente, anche se questo ci è costato del tempo e qualche disagio, ma era strada obbligata.
Lunedì abbiamo prospettato alla Schillacium l’ipotesi della risoluzione consensuale sulla quale non abbiamo avuto, per l’ennesima volta alcuna risposta. Di fronte alla gravissima emergenza ambientale abbiamo quindi deciso di agire tramite un’ordinanza del sindaco per evidenti motivi di igiene e salute pubblica. Diventati in pratica i responsabili diretti del verde pubblico abbiamo cominciato a far lavorare più operatori. Il lavoro si prospetta enorme: abbiamo chiesto supporto all’A.F.O.R. ed anche altri casi come il cimitero (anch’esso in manutenzione Schillacium) sono al collasso ma speriamo per la fine di questa settimana di chiudere almeno l’emergenza eliminando i disagi per la cittadinanza. Chiediamo solo un po’ di pazienza ai cittadini, ma la situazione ci è franata addosso nostro malgrado e molto rapidamente: uscire dai vincoli contrattuali in tempi strettissimi è stato già qualcosa!
Con il prossimo consiglio definiremo tutta la gravissima situazione creatasi su tale questione a Badolato.
Sui cumuli di materiale edilizio buttati sull’area lungomare appena ripulita ho fatto giorni addietro una denuncia ai carabinieri di Badolato. Approfittando dei lavori di questi giorni che stanno impegnando diversi automezzi privati e comunali rimuoveremo anche questi cumuli, ma di fronte a tali eventi la politica di questa giunta sarà improntata alla tolleranza zero: chiunque verrà sorpreso a scaricare materiale edile sul lungomare, o altrove se non autorizzato, verrà pesantemente multato ed obbligato al ripristino dello stato originario dei luoghi. Qualsiasi cittadino veda comportamenti illeciti in tal senso è pregato segnalarlo ai vigili urbani o ai carabinieri. Ogni intervento di bonifica o ripulitura del lungomare per colpa di pochi furbi costa interventi a spese di tutta la collettività. Insomma da un comportamento serio ci guadagneremmo in tutela paesaggistica, decoro urbano come in denaro. Ci stiamo adoperando per le autorizzazioni per un punto raccolta temporaneo di materiali inerti edilizi nel nostro Comune, ma fino a quel momento essi andranno smaltiti presso gli appositi centri autorizzati.
Sul problema dei disserbanti usati dalla Schillacium in paese segnalo che anche su questo punto, ho sporto denuncia ai carabinieri, sulla base di una relazione dei vigili urbani che ne attestano l’uso sui marciapiedi di Badolato. A me non pare che l'uso di diserbante sui marciapiedi nel centro del paese sia cosa civilissima ma attendiamo, a questo punto, gli sviluppi delle indagini da parte delle forze dell’ordine.
Altra notizia: la nuova giunta ha deciso di revocare tutti i responsabili d’area del Comune di Badolato per una ricognizione sull’organizzazione degli uffici comunali.
Nicola Criniti
Ass. ambiente Comune di Badolato
Tratto da : GilBotulino
Autore: Fausto
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