Inserita il 27/05/2005
News
Cari concittadini, (lettera inviata al GilBotulino, CGB, Il quotidiano,
La Radice)
Da lontano leggo le notizie dell’impegno, a mio avviso smisurato, che
Franco Nistico costantemente mette nel denunciare lo stato di abbandono
delle nostre infrastrutture necessarie per i trasporti come la statale
106, la nostra stazione e ferrovia divenuta ormai un ramo secco.
Ricordo quante volte ho preso io quel treno che in un lunghissimo
viaggio, a volte anche di un giorno, ci portava fino a Milano, dove
andavamo a studiare e lavorare pieni di speranze, durante i “nostri”
anni ottanta.
Era un momento in cui forse Badolato era piu vivo e spumeggiante di
adesso, anni in cui ricordo la stagione estiva, o altri periodi di
vacanza, come periodi in cui si tornava a casa con voglia di esserci e
partecipare, proporre, scambiare le esperienze vissute lontano. Già,
partecipare, e forse oggi fare di piu, sollevarsi, ribellarsi, forse
anche con rabbia. Ecco cosa occorrerebbe fare, secondo me, contro lo
stato di vegetazione e torpore che rischia di invischiare tutti, e che
poi lascia spazio al degrado, alla rinuncia, alla arrendevolezza
sociale.
Non posso pertanto fare a meno anche io di sostenere Franco Nistico, a
prescindere da interessi politici, scrivendo da lontano invitando anche
la cittadinanza a fare altrettanto, a sollevare la propria voce, a non
lasciarsi ibernare e andare in coma affinchè il nostro comprensorio
possa prima di tutto tornare a vivere e poi svilupparsi.
In tanti altri posti, vedi anche la recente cronaca nazionale, di
fronte
a sopprusi o problemi la popolazione si solleva, si associa e diventa
forte, non si lascia mettere a dormire, non ci si sottomette, si
informa
e supera l’ignoranza con la cultura, il rispetto e la solidarietà. E
allora i cittadini di Badolato non devono essere secondi a nessuno.
Francesco Leto
Autore: Fausto
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