Inserita il 01/06/2005
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Criniti (Ds): «Badolato si trova in balìa di gruppi e personalismi»
BADOLATO - Negli ambienti politici di Badolato, c'è molta attesa per i lavori del prossimo consiglio comunale fissato per il 10 giugno alle 17.30. Il nutrito ordine del giorno prevede:
la nomina degli assessori;
l'approvazione del bilancio di previsione esercizio 2005, bilancio pluriennale e relazione revisionale e programmatica 2005-2007;
la presa d'atto delle dimissioni da rappresentante della comunità montana del consigliere di maggioranza Domenico Bressi, la nomina del nuovo rappresentante;
società Schillacium, l' approvazione del piano triennale opere pubbliche 2005-2007;
la presa atto dimissioni del difensore civico Pasquale Andreacchio;
la nomina dei componenti della commissione giudici popolari;
la verifica qualità e quantità di aree fabbricabili da destinare alla residenza- attività produttive e terziarie.
Il consiglio, arriva dopo le note polemiche innescate dalla richiesta di verifica da parte del gruppo dei consiglieri di maggioranza dei Ds, che in un documento avevano ipotizzato l'uscita dalla giunta dando l'appoggio esterno alla maggioranza guidata dal sindaco Andrea Menniti.
Dopo le dimissioni spontanee degli assessori, Nicola Criniti, Teresa Poltrone, Pietro Piroso, e l'esterna Assunta Criniti, e' arrivata la presa di posizione degli altri due assessori, Raffaele Lanciano e Giuseppe Lezzi, che si sono rifiutati di presentare le dimissioni, per cui il sindaco è stato costretto a adottare il provvedimento di revoca. L'azzeramento dell'esecutivo, ha innescato malcontenti e proteste di Leuzzi e Lanciano.
Sono arrivate le polemiche per la nomina della nuova giunta a quattro, che ha portato alla riconferma degli assessori, Nicola Criniti, Teresa Poltrone, Pietro Piroso, e la nomina del nuovo entrato, Domenico Bressi dei DS. Pesante critiche sono arrivate dal consigliere di maggioranza Giuseppe Carnara, dagli ex assessori Lezzi e Lanciano, e dalla locale sezione della Margherita. Mentre il presidente del consiglio, Salvatore Caminiti dichiarava di non condividere le decisioni del sindaco in quanto il gruppo dei DS aveva dato altre indicazioni per una giunta a sei, della quale dovevano far parte anche l'ex assessore Lezzi e l'esterno Tonino Parretta, esponente della Margherita.
Ora, a pochi giorni dalla convocazione del consiglio comunale, arriva il primo chiarimento da parte dell'assessore Nicola Criniti, ex segretario dei DS.
«Io credo - ha puntualizzato Criniti - che qualsiasi componente di questa coalizione abbia il diritto di dire ciò che vuole. Ritengo comunque che su questa nuova giunta sono state spese fin troppe parole con dichiarazioni che sicuramente non aiutano a superare l'attuale difficoltà».
«La poca chiarezza - continua Criniti - sicuramente è dovuta al fatto che a Badolato come negli altri paesi, non ci sono più i partiti, per cui spesso prevalgono i gruppi e i personalismi che spesso creano fratture e soprattutto divisioni che non aiutano a ricucire gli strappi. Io ho massimo rispetto delle aspettative dei gruppi e dei partiti che compongono la maggioranza. Non credo si possa dire che la verifica non sia mai iniziata e certe situazioni non si sono verificate. A Badolato è in atto una situazione difficile, l'amministrazione ha evidenziato in questi mesi di avere alcune pecche, per cui come DS abbiamo posto il problema di una verifica politica e nient'altro, per evitare che la situazione andasse al macero»
«Questa non è la giunta che eventualmente avremmo preferito - continua l'esponente diessino - perché noi avevano una proposta che tutti conoscono all'interno della maggioranza che era alternativa a quella che poi è stata ufficializzata per decisione del sindaco. Comunque è un esecutivo diverso, è una giunta nuova, più operativa e la dimostrato in queste settimane. Questo non significa che in futuro non si possa discutere per un suo ampliamento essendoci due cariche ancora da assegnare»
«La cosa che non vorrei è che partisse una corsa alla carica che sarebbe disdicevole e di cattivo gusto. Ritengo comunque che ci siano tutti i presupposti per una discussione pacata per un dialogo costruttivo. Con grande senso di responsabilità abbiamo accettato le decisioni prese dal sindaco in totale autonomia e nel pieno delle sue facoltà, consapevoli della situazione che attraversa il paese, sapendo che quando è necessario bisogna saper rinunciare a qualcosa riprendendo a parlare di politica amministrativa seria per risolvere i tanti problemi di Badolato».
Franco Laganà
Tratto da: Il Quotidiano
Autore: Fausto
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