Inserita il 09/06/2005
News
Disagi e proteste per gli utenti del basso Jonio costretti a rivolgersi alle strutture private
Visite mediche, il calvario delle attese
Sette mesi per una elettromiografia. Appello all'assessore Lo Moro
BADOLATO - La decisione dell'As 7 di attuare un numero limitato di prelievi, visite specialistiche ambulatoriali ed esami radiologici in tutte le strutture sanitarie, e, per mancanza di personale, limitare i ricoveri nel reparto di medicina dell'ospedale di Soverato, con l'attuazione delle liste d'attesa molto lunghe, continua a provocare malcontento e proteste da parte degli utenti del basso Jonio soveratese e chiaravallese.
La prima denuncia era partita dopo che il provvedimento aveva provocato una notevole limitazione dei prelievi presso il polo sanitario di Badolato, prelievi che, da 40 giornalieri, erano stati ridotti a 15. La struttura sanitaria di Badolato, per la sua efficienza, era considerata il fiore all'occhiello della sanità comprensoriale, in quanto serve una vasta utenza compresa tra i comuni di Guardavalle e S. Sostene.
L'ultimo episodio di malasanità è stato denunciato da una mamma di Santa Caterina il cui figlio, E.C., di appena un anno, necessita di una visita specialistica di ortopedia pediatrica.
«Mi sono rivolta al comune per fare la prenotazione tramite il servizio di Cat@hospital, puntualizza la mamma; ebbene, con mio grande stupore, mi è stato riferito che la visita poteva essere effettuata nel mese di ottobre. A nulla sono servite le mie rimostranze per la gravità della situazione del mio bambino. Ora non mi resta che affrontare un viaggio verso Roma, per portare mio figlio in un centro specialistico, oppure rivolgermi a strutture private a pagamento. Voglio denunciare questa situazione di malasanità sperando che le istituzioni e la classe politica calabrese si facciano carico di questa piaga che colpisce sempre i ceti più deboli».
Dello stesso tenore tantissime altre denunce di cittadini di Guardavalle, Badolato e S. Andrea.
«Sono una madre di famiglia, che necessita di effettuare con urgenza l'esame di elettromiografia, ma per la prenotazione i tempi di attesa sono di sette mesi,una cosa assurda che va denunciata con determinazione».
Non meno grave la denuncia di un diabetico di Guardavalle.
«Ho subito un piccolo intervento al piede e, dopo le cure, devo effettuare una radiografia per prevenire i rischi di un'eventuale infezione con conseguenze gravi. Il mio medico curante ha scritto sulla ricetta la patologia e l'urgenza, ma per la prenotazione bisogna aspettare la fine di agosto. Per salvaguardare la mia salute sarò costretto ad effettuare la radiografia in uno studio privato, a pagamento, pur essendo un povero pensionato, un cittadino italiano che paga le tasse».
Notevoli le difficoltà anche per fare le prenotazioni relative all'esame di fluoroangiografia, infatti, dagli uffici comunali, gli addetti a questo servizio non riescono a collegarsi tramite internet al sito attuato dalla Provincia di Catanzaro.
Abbiamo incontrato presso il Polo sanitario di Badolato e gli ospedali di Soverato e Chiaravalle altri utenti che, per alcune visite ambulatoriali, devono aspettare circa quattro mesi. Disappunto anche tra gli operatori sanitari che sostengono che i problemi sollevati dagli utenti potrebbero essere risolti facendo funzionare gli ambulatori anche di pomeriggio. Un appello è stato rivolto all'assessore regionale alla sanità, Doris Lo Moro, per un suo intervento risolutore.
Franco Laganà
Tratto da: Il Quotidiano
Autore: Fausto
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