Inserita il 08/07/2005
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Badolato. Andrea Menniti ha sfiduciato gli assessori Nicola Criniti e Domenico Bressi
Il sindaco ritira le deleghe ai Ds
Si profila all'orizzonte una seria crisi amministrativa
BADOLATO - Dopo la tempesta politica amministrativa iniziata circa un mese fa, che aveva provocato le dimissioni del difensore civico, Pasquale Andreacchio, espressione dei Democratici di Sinistra, le dimissioni dell'assessore esterno, Assunta Criniti della Margherita, e successivamente il ritiro delle deleghe agli assessori, Raffaele Lanciano e Giuseppe Lezzi, poi era arrivata la nascita della nuova giunta a quattro composta da Nicola Criniti, Domenico Bressi, Pietro Piroso, Teresa Poltrone, con critiche degli esclusi.
Successivamente si sono innescate all'interno della maggioranza, polemiche e contrasti per la mancata nomina della consigliera, Assunta Carnuccio, presso la Comunità Montana del "Versante Jonico" di Isca, in sostituzione del dimissionario Bressi.
Oggi a sorpresa un altro uragano si è abbattuto sulla navicella amministrativa che naviga in acque agitate, guidata dal timoniere, Menniti, infatti a sorpresa sono arrivate il ritiro delle deleghe da parte del sindaco Andrea Menniti, agli assessori diessini, Nicola Criniti, che ricopriva la carica di vice sindaco, e Domenico Bressi, assessore ai lavori pubblici. Questo uragano, si commenta negli ambienti politici potrebbe essere la causa di un'eventuale crisi amministrativa?
L'interrogativo è d'obbligo in quanto la segretaria dei Ds Giusi Gerace, ha convocato per oggi il direttivo del partito per analizzare il grave provvedimento adottato dal primo cittadino. Intanto il sindaco ha nominato con proprio decreto la nuova giunta che risulta composta da sei assessori. Vengono riconfermati della precedente giunta a quattro, gli assessori Pietro Piroso, alla pubblica istruzione, Teresa Poltrone, turismo e commercio, rientrino in giunta, Raffaele Lanciano, sport e ambiente, Giuseppe Lezzi , vice sindaco, con delega agricoltura e foresta. Due i nuovi entrati, Giuseppe Carnara, sanità , servizi sociali, rapporto con gli enti locali, Assunta Carnuccio, bilancio e programmazione.
«Le motivazioni del ritiro delle deleghe - precisa il sindaco - vanno ricercate per effetto della fase finale della verifica per la composizione definitiva della giunta. Infatti, sono venuti meno i presupposti di fiducia fra il sottoscritto e l'assessore Criniti, emersi anche a seguito di valutazioni di opportunità politica.Inoltre nelle consultazioni con le altre forze politiche che compongono la maggioranza, ho personalmente contattato tutti i rappresentanti della coalizione, tra cui l'assessore Bressi, al quale, è stata manifestata piena fiducia, nonché l'intenzione di revocare l'incarico a Criniti. Il consigliere Bressi, mi faceva sapere che per spirito di appartenenza politica, nonché per una stima personale nei confronti del consigliere Criniti, se avessi revocato allo stesso l'incarico , avrebbe presentato le dimissioni irrevocabili, quindi di fatto esprimeva la volontà di non far parte di una giunta, nella quale non fosse presente il consigliere Criniti. Per una valutazione di opportunità politica e amministrativa, nel difendere gli interessi di tutti i cittadini di Badolato, ho provveduto alla revoca anche al consigliere Bressi, che comunque avrebbe presentato le sue dimissioni creando una ulteriore fase di instabilità politica amministrativa, che si rifletterebbe negativamente nella realizzazione del programma politico amministrativo».
Sindaco un provvedimento che potrebbe provocare un'altro terremoto politico ed un'eventuale crisi amministrativa?
«Sono sereno e tranquillo, per aver operato nel giusto, per dare risposte positive ai problemi della mia comunità. I Democratici di Sinistra, e la Margherita, durante la verifica e sui loro volantini hanno sempre ribadito che sono pronti anche ad appoggiare dall'esterno questa maggioranza.Nel prossimo consiglio comunale ufficializzerò questi provvedimenti, in quella sede ogni gruppo si assumerà le proprie responsabilità»
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Di tenore opposto invece le valutazioni dei dirigenti diessini. Lo stesso ex assessore, e vice sindaco, Nicola Criniti, e la segretaria del partito di Fassino, Giusi Gerace. "Contestiamo, hanno precisato i diessini la decisione del sindaco, che umilia la politica, e rompe gli equilibri all'interno della coalizione, in quanto con la revoca, non ha dato una valutazione politica, ma una valutazione personale, che può provocare gravi ripercussioni alla stabilità della stessa maggioranza».
Ora quali saranno gli scenari politici che si possono ipotizzare?
Sicuramente, dalle riunioni dei partiti della coalizione "Arcobaleno", dovranno arrivare decisioni importanti. Tre le ipotesi più attendibili: I quattro consigliere dei DS rimangono all'interno della maggioranza senza provocare fratture, oppure escono dalla maggioranza, decidendo di volta in volta di appoggiarla dall'esterno, ultima soluzione, forse la più attendibile, dalle voci che circolano, trovare punti di convergenza con i cinque consiglieri della minoranza "Cinque Stelle" e sfiduciare il sindaco Menniti.
Dimettersi congiuntamente, provocando inevitabilmente la caduta dell'amministrazione, e l'arrivo del Commissario nominato dal Prefetto di Catanzaro, ed eventualmente votare in primavera.
Franco Laganà
Tratto da : Il Quotidiano
Autore: Fausto
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