Crisi lacerante al Comune

 

Inserita il 18/07/2005

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Badolato. Domani l'incontro con il segretario dei Ds Franco Amendola che tenterà di ricucire lo strappo

Crisi lacerante al Comune

Gli strali del presidente del consiglio Caminiti contro il sindaco


BADOLATO - La crisi dell'amministrazione comunale Arcobaleno guidata dal sindaco Andrea Menniti, scaturita dopo la nascita della nuova giunta, con l'esclusione dei diessini Nicola Criniti e Domenico Bressi, e la decisione dei quattro consiglieri diessini di maggioranza, di annunciare la sfiducia al sindaco, sembra essere arrivata oramai ad un punto cruciale. Il caso Badolato, continua a suscitare interesse e prese di posizioni di gruppi , movimenti, forze politiche, semplici consiglieri comunali. Intanto per domani sono state annunciate dichiarazioni ufficiali dei rappresentanti della minoranza Cinque Stelle, del circolo La Margherita, dal movimento politico culturale "Aprile per la Sinistra" , dall'ex vice sindaco il diessino Nicola Criniti, previste anche riunioni con la presenza del segretario provinciale dei Ds Francesco Amendola.

L'iniziativa di Amendola va nella direzione di ricucire gli strappi all'interno della sinistra badolatese, trovare punti di convergenza tra i quattro consiglieri Ds e i cinque del gruppo di minoranza, per avere i numeri legali per richiedere la convocazione del consiglio comunale che da indiscrezioni, dovrebbe sancire la sfiducia al sindaco Menniti , e inevitabilmente l'arrivo del commissario prefettizio. Oggi arrivano le pesante accuse nei confronti di Menniti da parte del presidente del consiglio comunale, Salvatore Caminiti, componente del direttivo dei Ds, che fa anche una severa autocrita sull'operato del suo partito. Molto emblematico il titolo dato al suo volantino: "De Profundis"
«Nel volantino del movimento 5 Stelle - precisa Caminiti n- è contenuta una grande verità ed una sola legittima richiesta: il fatto che dovremmo chiedere scusa non una ma 100 volte.

E su questo personalmente mi trovo d'accordo. Sono le motivazioni per cui dovremmo chiedere scusa che ci trovano su un'altra posizione. Abbiamo sbagliato. Abbiamo sbagliato nell' aver creduto possibile (e in questo siamo stati più cristiani che ex comunisti) che far resuscitare un uomo, finito, per motivi suoi, nella pattumiera della Storia, significava anche Redimerlo. E questo, alla luce dei fatti, è stata un'impresa impossibile da compiere e abbiamo miseramente fallito».

Cosi prosegue il volantino. «Abbiamo però cercato di rispettare fino in fondo il mandato elettorale, comportandoci in maniera leale e coerente con la nostra storia e con la nostra cultura, che sono inequivocabilmente di sinistra; abbiamo fatto sempre scelte politiche senza mai scadere sul personale; abbiamo sempre tenuto rapporti politici e leali anche con gente che vede la lealtà verso i patti come un optional, un accessorio extra. Ritenevamo possibile cambiare il modo di amministrare questo paese, con metodi democratici e legali.

Di fatto ci siamo scontrati con il più bieco assolutismo dei diktat esterni (dal difensore civico alla comunità montana), di fronte ai quali vigliaccamente il sindaco e una parte dei consiglieri abbassavano la testa, non con un semplice e noto "Obbedisco", ma con un più tragico e patetico servo vostro.Di tutto questo noi vi chiediamo scusa, mille volte scusa. Questa fragile Barchicella, è affondata perchè si è scontrata contro gli scogli della miopia politica e della misera elemosina della poltrona assessorile, sotto la forza sconvolgente di una tempesta che ha origine nella mente distorta di qualcuno che in preda all'ennesimo delirio di onnipotenza pensa di poter piegare alla sua volontà e ai suoi ricatti tutto il popolo di Badolato».

Queste le conclusioni: «Lo abbiamo già detto nell'ultimo volantino: non siamo in vendita. A questi signori che pensano di poter comprare e mercanteggiare su tutto, noi rispondiamo,(cosa che abbiamo d'altronde sempre fatto in quest'ultimo anno), no; Mille volte no. Faremo altri 100 anni di opposizione, con la dignità che ci ha sempre contraddistinto, ma non saremo MAI PIU' vostri scellerati Alleati. Il tempo passerà inevitabilmente anche sulle nostre vite personali, fra qualche anno magari nè io, nè Nicola ,Giusy, Agazio, Cunsolo , Vincenzo, Mimmo, Teresa, Andrea, e tutti gli altri compagni saremo qui a fare politica, ma il partito ci sarà.

Ci sarà con forze Nuove e idee Nuove,ma sempre contro un modo insano e affaristico di intendere la politica. Il Partito comunque ci sarà fino quando ci sarà da combattere le ingiustizie, le disuguaglianze, i clientelismi e le angherie perpetrate di volta in volta dai Signorotti di turno e dai loro sgherri, e ancora una volta sarà il Partito a fare Muro Contro e a mantenere dritta la Barra.Questa è l'unica mia certezza. E adesso come ultimo atto d'amore per il nostro paese restituiamo all' immondezzaio della storia questa Triste e dolorosa esperienza amministrativa..Vi chiediamo ancora una volta scusa».




Franco Laganà

Tratto da: Il Quotidiano



Autore: Fausto

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