Sindaco Menniti, dimettiti

 

Inserita il 20/07/2005

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Badolato. Nella prossima seduta utile del Consiglio comunale si ufficializzerà la sfiducia al primo cittadino

«Sindaco Menniti, dimettiti»

Critiche incrociate da Ds e Margherita sulla gestione amministrativa


BADOLATO- La notizia è ufficiale, dopo gli incontri che il segretario provinciale dei Democratici di Sinistra, Franco Amendola, ha tenuto in due distinte riunioni, prima con il direttivo dei Ds di Badolato, e successivamente con i coordinatori, Vincenzo Piperissa, di Aprile per la Sinistra,Vincenzo, e di Gerardo Mannello, del comitato, "Cinque Stelle", si è deciso che i cinque consiglieri di minoranza, Francesco Gallelli, Gina Audino, Ettore Menniti, Pasquale Pirosi, e Vincenzo Papaleo, insieme ai quattro diessini della maggioranza, Nicola Criniti, Domenico Bressi, Salvatore Caminiti, e Bressi, firmeranno la richiesta di convocazione del consiglio comunale, ed in quella sede ufficializzeranno in modo congiunto la sfiducia al sindaco Andrea Menniti, provocando di fatto la caduta dell'amministrazione "Arcobaleno", dopo solo un anno di governo, favorendo l'arrivo del commissario prefettizio.

L'ex sindaco Mannello, ricorda un identico episodio verificatosi nel 2002. «All'epoca, la mia amministrazione, Cinque Stelle, al primo anno della mia seconda legislatura, è stata sfiduciata da alcuni consiglieri dell'allora maggioranza, con un accordo scellerato con la minoranza, provocando l'arrivo del commissario. Oggi, molti di quei soggetti, sono insieme nella maggioranza Arcobaleno. Noi, la nostra cultura politica, è ben lontana da questi metodi. Comunque, siamo disponibili, nella sede istituzionale a spiegare le nostre motivazioni politiche, dando la sfiduciare il sindaco Menniti, che ha dimostrato in un solo anno, incapacità politica, rissosità nella sua maggioranza e in giunta. La minoranza, in consiglio, ha svolto un'opposizione costruttiva. Il sottoscritto, si è sempre dichiarato contrario alla gestione commissariale, ma oggi, vista la gravità della situazione amministrativa, tra i due mali scegliamo il male minore, favorendo l'arrivo del commissario. Voglio ricordare, che la mia amministrazione Cinque Stelle, ha cambiato il volto del paese, è stata presa a modello dei comuni viciniori, ed ha avuto con l'accoglienza e la solidarietà al popolo kurdo, riconoscimenti nazionali ed europei, che hanno portato a Badolato Borgo, l'allora ministro degli Interni Napoletano, che ha apprezzato e finanziato il nostro progetto di Integrazione verso gli immigrati».

Vincenzo Piperissa, coordinatore di Aprile per la Sinistra, non ha dubbi sulla necessità di mandare a casa l'attuale maggioranza. « Siamo convinti che la sfiducia, debba ridare al popolo la possibilità di ritornare al voto libero e democratico. Questa coalizione guidata da Menniti, ha fallito, non ha saputo dare risposte ai tantissimi problemi del paese, le continue crisi in giunta, hanno accentuato notevoli disagi e sfiducia verso le istituzioni. Abbiamo preso atto delle dichiarazioni dei compagni diessini, che hanno capito che l'attuale maggioranza per evitare, di fare danni irreparabili, doveva essere sfiduciata. Noi abbiamo favorito questo processo. All'atto della nascita dell'Arcobaleno, avevamo detto che la sinistra stava facendo un errore storico candidando a sindaco Menniti, un soggetto che negli anni 80 aveva provocato, guidando la coalizione "Aratro", danni irreparabili, che noi come Partito comunista avevamo denunciato pubblicamente con un libro bianco, in cui erano indicati i 7 miliardi di debiti della sua amministrazione. Oggi, i Ds, con dignità ed umiltà, riconoscono i loro errori, hanno chiesto pubblicamente scusa al popolo di Badolato, e si dichiarano disponibili per una ripresa e dialogo con tantissimi compagni allontanati o che autonomamente avevano deciso di prendere le distanze dagli attuali dirigenti dei Ds. Ora bisogna accelerare i tempi, chiudere definitivamente questa pagina nera della sinistra badolatese, mandando Menniti a casa».

Nel dibattito, dopo l'intervento del presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Caminiti, pesanti le valutazioni sull'operato del sindaco, bisogna registrare l'intervento dell'ex vice sindaco diessino, Nicola Criniti, che insieme al suo compagno di partito, Domenico Bressi, sono stati sfiduciati dal sindaco con il ritiro della delega di assessore. «Contesto con determinazione, puntualizza Criniti, le dichiarazioni non veritiere del sindaco alla vostra testata giornalistica. Non si può far capire alla gente che la crisi amministrativa è stata provocata dai Ds che non hanno accettato le sue decisioni per la nuova giunta. Nella revoca, Menniti, ha affermato che non c'era più la sua fiducia nei miei confronti, favorendo cosi la riconferma di Bressi. Invece alla stampa ha dichiarato che i miei impegni di lavoro non mi consentivano di essere presente a Badolato, e che sul mio operato c'erano critiche. La verità invece è un'altra, Menniti, è stato scaricato dal suo comitato, "Il Faro", che forse ha capito che era giunto il momento di mandarlo a casa, un quanto, le sue decisioni di escludere i Ds, sicuramente avrebbero provocato un possibile accordo con la minoranza. Noi Democratici di Sinistra, unico partito organizzato, presente in consiglio comunale, ci assumiamo tutte le nostre responsabilità. Dopo aver spiegato alla gente i motivi della nostra sfiducia, ci prepariamo ad un sereno e proficuo confronto con i compagni della sinistra, per aprire una fase nuova della vita politica del paese».

Critiche a Menniti, sono arrivate anche dal coordinatore della Margherita, Tonino Parretta.
«In due nostri volantini, abbiamo spiegato le negatività dell'attuale amministrazione. Prendiamo atto che non ci sono più le condizioni per tenerla in vita. Anche da parte nostra, c'è la piena consapevolezza di aprire nel centro sinistra, nella società civile un sereno confronto dialettico, per ridare ai partiti il ruolo primario che gli compete, chiudendo l'esperienze negative delle liste civiche. Relativamente alla posizione assunta dal nostro iscritto, avvocato Giuseppe Carnara, che ha accettato di far parte della giunta Menniti, che non ha saputo utilizzarlo prima dell'attuale confusione amministrativa, diciamo che noi, il partito della Margherità, andremo al suo recupero. Evitando strumentalizzazioni, poichè vista la sua giovane età, la sua professionalità, le sue competenze, e la voglia di impegnarsi nella vita politica- amministrativa, sicuramente potrà continuare a dare un notevole contributo per la crescita politica, sociale e culturale del Paese. Al sindaco Menniti, vista la gravità della situazione, l'inviterei a rassegnare le sue dimissioni senza aspettare di essere sfiduciato in consiglio comunale ».



Franco Laganà

Tratto da: Il Quotidiano


Autore: Fausto

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