Valgono nulla, ma non sono certo dei lestofanti

 

Inserita il 17/08/2005

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Sulla lettera di Nicola Lentini
Nicola Criniti: «Valgono nulla, ma non sono certo dei lestofanti»

Riceviamo e pubblichiamo

Leggo il pezzo di Nicola Lentini sull'attuale situazione amministrativa di Badolato e reputo giusto intervenire nella qualità di rappresentante Ds in consiglio comunale (e fuori) per alcune dovute precisazioni....


Anzitutto per rimarcare che il partito parla coi suoi massimi esponenti nei luoghi e con gli strumenti idonei e non per bocca del marito, figlio o moglie di Tizio o Caio. Qualsiasi diessino può esprimere la sua posizione ma il partito parla con atti pubblici e non per strada. Chiunque utilizzi a proprio piacimento posizioni "stradali" (giuste o sbagliate che siano) commmette dunque un grave errore. Non possiamo tenere sotto controllo 70 tesserati o decine di simpatizzanti, quindi parliamo SOLO con posizioni ufficiali. Il pettegolezzo politico da strada lo fanno altri. Dopo l'estate i capannelli lungo la Statale saranno decine....

Le nostre posizioni ufficiali sono le solite: Abbiamo già detto durante la festa de l'Unità, esattamente nella serata del 10 di agosto, di fronte a centinaia di persone che la questione amministrativa era per noi chiusa. L'abbiamo anzi confermato, visto che la nostra posizione ufficiale era già emersa in una pubblica e partecipata assemblea esattamente il 10 luglio. Sono seguite interviste e commenti in cui tutto ciò è stato ribadito. Ciò che pensiamo del sindaco, quindi, è già ben noto e pubblico.


L'amministrazione in questo mese non è caduta per poche semplici ragioni: una posizione inizialmente strana della minoranza che ha attaccato noi Ds. Si è fatto un discorso di responsabilità per non commissariare il paese in piena stagione estiva (ma vista come è andata sarebbe stata la stessa cosa) e per cercare una sponda con la Federazione che ha deciso di sondare la stessa disponibilità della minoranza per avere i numeri per far cadere l'attuale amministrazione. Il partito da fine luglio è stato poi seriamente impegnato con una faticosissima festa de l'Unità. Il consiglio comunale è già stato convocato per il 31 agosto e noi Ds voteremo a favore del bilancio consuntivo. Dopo il consiglio, a mio parere, presenteremo inevitabilmente la mozione di sfiducia che decreterà la fine di questa esperienza amministrativa. Senza fretta dunque, ma neppure senza tergiversare più di tanto.


Non difendo l'attuale disastrosa ed improvvisata giunta comunale, ma non credo abbia prodotto danni significativi come scrive l'amico Nicola Lentini. E' una giunta debole ed inesistente ma non ha prodotto macelli o falsificato bilanci. In più il Comune ha cifre spaventose da pagare per i disastri provocati negli anni scorsi. Tra l'altro faccio notare che definire "masnada di lestofanti" persone come gli attuali assessori, mi sembra eccessivo. Politicamente ed amministrativamente (salvo qualcuno) valgono più o meno nulla, ma non sono certo dei lestofanti.


A proposito poi di etica politica, preciso che Nicola Lentini non è stato mandato a casa per "un valzer di poltrone e contentini vari" dai "nostri bravi e retti consiglieri Ds" ma perché nel 2002 furono nascosti oltre dodici miliardi di debiti e falsificati i bilanci del Comune dal 1997 al 2001.
Queste sono le sue parole nel consiglio in cui cadde l'amministrazione Cinque Stelle

"In questo momento così grave per la nostra comunità, di cui mi sento orgoglioso di fare parte, ho sentito il dovere morale e politico di essere presente a questa seduta del Consiglio Comunale di Badolato. Avrei avuto tutte le ragioni per non essere presente, una su tutte quella, di aver verificato soltanto, in data 26.9.2002, che la situazione economica del Comune in realtà, risulta, diversa da quella riportata nei bilanci, nei preventivi, nei consuntivi approvati dal 1997 fino ad oggi, neppure nelle relazioni dei revisori. Il susseguirsi degli eventi mi ha portato a visionare carte che mai e poi mai avrei immaginato di dover leggere. Sono profondamente indignato, come amministratore, come cittadino e come uomo, a questo punto pretendo che venga fatta piena luce su tutta questa vicenda, su debiti prima dichiarati e poi dopo qualche giorno non più tali, su carte che oggi dicono una cosa e qualche giorno fa né dicevano altre."



Vista la situazione, chiaramente, Ninuzzo Menniti ci appariva meglio di chi giocava a tombola coi bilanci. Abbiamo fatto un errore nel cercare di darci una possibilità con lui. Abbiamo chiesto scusa. Ma nessuno di coloro che stavano in Cinque Stelle che ha prodotto molti più sfracelli sociali e debiti (e questa amministrazione non ne ha fatti di sicuro) ha mai pensato di chiedere scusa.
Così è troppo facile evidentemente buttarci la croce addosso. O meglio, farlo solo con noi Ds, visto che siamo gli unici a chiedere scusa per i propri errori.


Il Comune ha vita continua indipendentemente da chi lo amministra temporaneamente. I danni fatti, prima o poi si pagano. Purtroppo noi siamo arrivati al governo coi debiti. Chi verrà dopo non troverà i nostri. I cittadini in questo momento stanno pagando (in termini economici e sociali) i danni e le omissioni del periodo 1997 - 2002. Abbiamo fatto poco (è questo il nostro rammarico vero) ma saremo stati più seri di chi ci ha preceduto.


Non entro nel merito delle valutazioni sulla minoranza, nè mi interessa moltissimo. In questo anno quelli di Cinque Stelle hanno tenuto un profilo basso, a tratti inesistente. Scelta loro. Se hanno inciuci sottomano faccio loro gli auguri; ma di sicuro posso confermare che non ne hanno coi Ds.


Chiudo dicendo che noto nelle parole di Nicola Lentini, persona che ho sempre stimato anche nel confronto più aspro, un certo moto di indignazione e passione civile che farebbe assai bene a questo paese e che sarebbe importante se egli rivalutasse l'ipotesi di tornare ad impegnarsi (glielo chiedo alla luce del sole, con lettera pubblica) con altre personalità forti, libere ed autonome in grado di superare diffidenze reciproche e non piegarsi ai tanti interessi che inquinano la vita pubblica di Badolato.
Come tutti sappiamo il nostro paese ha un grande e forte associazionismo in svariati campi ( quello culturale, ricreativo, solidaristico, letterario ecc) ma spesso in tanti preferiscono non rischiare l'impegno diretto in politica pur seguendola con interesse. Ed è un peccato
Se la società civile badolatese, la classe media fatta di tante professionalità e brave ed oneste persone decidesse di non delegare più, di candidarsi, di interessarsi maggiormente alla vita pubblica specie partecipandovi molte cose potrebbero cambiare in meglio ed indipendentemente dalla lista che vincerà le prossime elezioni.




Nicola Criniti
membro del Direttivo e consigliere comunale

Tratto da: GilBotulino


Autore: Fausto

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