Gallelli passa all'attacco di Criniti e Bressi

 

Inserita il 13/10/2005

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Badolato. Il capogruppo d'opposizione critica la decisione dei diessini

Gallelli passa all'attacco di Criniti e Bressi

BADOLATO - Archiviati i lavori dell'ultimo Consiglio comunale, caratterizzato da aspre polemiche, bisogna registrare le valutazioni politiche di alcuni protagonisti. Per la minoranza "Cinque Stelle", il capo gruppo, Francesco Gallelli, l'assessore Nicola Criniti, per la maggioranza "Arcobaleno", Emilio Leuzzi, coordinatore del gruppo "Badolato Sviluppo" costituito dagli ex assessori Giuseppe Leuzzi, Lanciano e Carnara.

«Mi consenta di ringraziare "il Quotidiano" e l'emittente Telejonio, per aver dato con molta obiettività e professionalità spazio e voce a quanti sono intervenuti nel dibattito politico ¬ amministrativo di Badolato. Rivolgendomi ai cittadini del mio paese, sento il dovere, dopo le vicende grottesche della maggioranza, accadute nell'ultimo consiglio comunale, di esprimere tutta la mia preoccupazione per quello che sta succedendo a Badolato. La politica, e la dignità delle persone sono state calpestate, sembra che non ci sia più un limite di decenza».

Gallelli, quali sono le sue valutazioni sulla chiusura della crisi?
«Ritengo che la crisi non è chiusa. Il sindaco, nel ricostruire i passaggi della costituzione del nuova giunta, con le poltrone occupate dagli assessori diessini, ha sbilanciato l'esecutivo a sinistra, come affermato dall'ex assessore Giuseppe Leuzzi, che ha denunciato loschi accordi. Il sindaco, sulla chiusura della crisi, ha detto solo vergognose bugie. Ritengo che ha fatto bene l'amico, ex assessore Leuzzi, ad accusarlo di tradimento nei confronti dell'elettorato badolatese. Umilianti invece le valutazioni dei diessini, Criniti e Bressi, che hanno giustificato il loro ritorno in giunta, solo per un senso di responsabilità, per evitare l'arrivo del commissario prefettizio. Ma perchè questo problema non se lo sono posti quando hanno mandato a casa Mannello, provocando l'arrivo del commissario? E successivamente quando, non partecipando al voto per aver volutamente sbagliato la presentazione della loro lista, con candidato a sindaco Menniti, non hanno consentito, di raggiungere il quorum dei voti, essendoci in lizza la lista Mannello, favorendo cosi, per la seconda volta l'arrivo del commissario? Patetiche poi le dichiarazioni di Bressi, quando ad una nostra precisa domanda, ha risposto che non e stato sfiduciato il sindaco, perché i Ds avevano paura, che nel fare l'accordo per una lista di centro sinistra, loro sarebbero stati buttati fuori».

«Criniti, prosegue Gallelli, ha giustificato il voltafaccia, perchè il sindaco ha chiesto scusa ai Ds, ed ha ammesso di avere sbagliato, per cui accettando il loro programma, c'erano tutte le condizioni per continuare ad amministrare, per cui si assumevano tutte le responsabilità. Perché, invece, non ha dichiarato, come ha fatto alla stampa, che lui ed altri, nel direttivo sono stati messi in minoranza? E che all'interno della sezione è passata la linea di chi ha interessi da tutelare, ma rimangono nell'ombra per consentire a questa maggioranza di rimanere in carica. Ritengo, incalza Gallelli- che con questa loro scellerata decisione, hanno distrutto un partito, umiliato gli ideali di tantissimi compagni che durante l'amministrazione Aratro, avevano lottato l'allora sindaco Andrea Menniti, pubblicando un Libro bianco con tutte le sue malefatte, che hanno portato il paese nel più grave dissesto economico, con oltre sette miliardi di debiti. Ma forse Criniti, di queste cose non era a conoscenza? Gli attuali dirigenti di ieri e di oggi, forse non l'hanno informato? Oggi, Criniti abbraccia una persona risuscitata come la definita Tonino Parretta, esponente della Margherita».

Gallelli voi in consiglio avete ricordato, la decisione di sfiduciare il sindaco, accettando la richiesta dei Ds.
«Certamente, le nostre valutazioni, sono state quelle espresse nella riunione di Isca, alla presenza del segretario provinciale dei Ds, Franco Amendola. In quella sede abbiamo preso l'impegno di condividere la decisione del gruppo consiliare dei Ds, di sfiduciare il sindaco Menniti. Decisione questa, che era stata ufficializzata in un'assemblea pubblica, alla Festa dell'Unità, in consiglio comunale, e che era stata condivisa da Amendola. Il segretario Ds dovrebbe venire a Badolato, e spiegare in un'assemblea pubblica se ha avallato questo accordo indecoroso, oppure ha lasciato decidere alla sezione».

Con il ritorno dei Ds, la maggioranza si ricompatta?
«Ritengo che non si ricompatta, anzi perde pezzi importanti. La vera maggioranza numerica siede sui banchi dell'opposizione. Dopo i gravi fatti di questi giorni, con la decisione dei Ds di ritornare nella maggioranza, questa coalizione "Arcobaleno", è arrivata al capolinea, deve scendere, per consentire ai cittadini di Badolato di ritornare alle urne. Oggi, questo paese è stato umiliato, dalla maggioranza Arcobaleno, quindi deve dimettersi. Gli ex assessori Lanciano, Leuzzi, e Carnara, umiliati dal sindaco e dai Ds, formando un gruppo indipendente, hanno dimostrato una grande dignità politica». Infine, Gallelli, ha precisato che la relazione del revisore dei Conti, e del responsabile dell'area contabile, ancora una volta smentiscono le accuse della maggioranza nei confronti dell'ex amministrazione Mannello, in quanto non risultano debiti fuori bilanci.
«Mi ha fatto piacere, puntualizza Gallelli, che il consigliere di maggioranza, Gaetano Stagno, ha proposto un consiglio comunale aperto per discutere di queste tematiche».

La prossima intervista sulla soluzione della crisi ci è stata rilasciata dell'assessore Nicola Criniti e sarà pubblicata a giorni, per concludere poi con l'intervista del coordinatore del gruppo Badolato Sviluppo, Emilio Leuzzi.


Franco Laganà

Tratto da: Il Quotidiano


Autore: Fausto

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