Inserita il 14/10/2005
News
Badolato. L'assessore diessino spiega i motivi del rientro in seno all'esecutivo "Arcobaleno"
Criniti ricompatta la maggioranza
«è giunto il momento di ripartire, lavorare e amministrare»
BADOLATO -Continua la nostra serie di interviste ai protagonisti della vita politica amministrativa di Badolato, conclusasi con la soluzione della crisi.
Intanto, dopo le pesanti dichiarazioni del capo gruppo della minoranza "Cinque Stelle", Francesco Gallelli, che ha contestato la decisione dei Ds di non sfiduciare il sindaco, arrivano le puntualizzazioni dell'assessore Nicola Criniti dei Ds, che fa chiarezza sulla soluzione della crisi, e sul ruolo che il suo gruppo intende svolgere all'interno della maggioranza "Arcobaleno".
«Nell'ultimo consiglio - ha detto Criniti - abbiamo di fatto chiarito la nostra posizione all'interno di questa maggioranza. Chiariremo meglio la nostra posizione , con documenti che saranno concordati con la Federazione Provinciale del partito. Sui motivi della nostra scelta, mi sento di dire, che questa lunga crisi, ha stancato tutti, anche i vostri lettori che ci hanno seguito con molto interesse. Una crisi , forse provocata anche da noi, che ha innescato ulteriori lacerazioni anche a livello personale e politico. Ora bisogna ripartire, lavorare, amministrare, anche se le polemiche rimangono, in quanto le stesse, sono il seme della politica. Invece bisogna riprendere a discutere di problemi politici e amministrativi che interessano la collettività e non quelli personali».
Criniti, in consiglio comunale, l'ex assessore Leuzzi, ha chiesto di confermare o smentire una sua precedente dichiarazione rilasciata al nostro giornale, in cui affermava, che la maggioranza è composta da nove consiglieri e la minoranza da otto, includendo nella stessa oltre ai cinque consigliere di "Cinque Stelle", anche gli ex assessori, Leuzzi, Lanciano e Caranara. Quali sono le sue valutazioni?
«Ho ribadito quanto dichiarato alla stampa. Ritengo che in questi casi sarebbe opportuno fare chiarezza, ed essere consequenziali rispetto a certe affermazioni. Se questo terzetto, decide di rientrare nella maggioranza, a noi fanno un favore, perché questa maggioranza si rafforza numericamente, e si può ripristinare un sistema di accordi e rapporti di forza interni, anche positivi a livello personale. Ma fino a quando, Lanciano, Leuzzi e Carnara, fanno dichiarazioni su giornali e televisione, sparando a zero contro sindaco e sulla maggioranza, e chiaro che si pongono da soli, e di fatto fuori dalla coalizione Arcobaleno. Quello che chiedo a loro, e di non stare fuori o dentro per capriccio, ma con posizioni politiche chiare e precise. Perché, non è possibile che ogni due giorni, in base ad un capriccio, con documenti e dichiarazioni si riapre la crisi».
Lei nel relazionare sull'equilibrio di bilancio, ha evidenziato anche la grave situazione economica del comune di Badolato. In quali termini?
«Siamo riusciti ad evitare il peggio degli anni scorsi. Perché con la pratica degli espropri, il comune si è trovato da un giorno all'altro con 10 miliardi di vecchie lire, per i debiti contratti con la Cassa Depositi e Prestiti , per debiti contratti negli anni 70 ¬ 80. Al di la delle polemiche con la minoranza Cinque Stelle, la stessa, è stata alla guida dell'amministrazione, guidata da Mannello, su questi problemi era caduta, per cui chiaro che noi abbiamo ereditato una situazione economica disastrosa e pesantissima, dovendo pagare ogni anno alla Cassa Depositi e Prestiti, mezzo miliardo di vecchie lire. Con una situazione del genere, è chiaro che dobbiamo sforzarci tutti a stringere la cinghia. è chiaro inoltre, che i cittadini saranno costretti a pagare un carico tributario particolarmente alto, che non abbiamo deciso noi». «Noi dobbiamo però continuare ad amministrare. Il nostro obiettivo deve essere quello di trovare risorse, finanziamenti esterni, trovare altre soluzioni per diminuire l'importo di questo mutuo. Sulla questione degli espropri, l'amministrazione deve muoversi in maniera netta e precisa per diminuire il carico tributario di questi mutui».
Assessore, l'ultima finanziaria ha penalizzato anche i piccoli comuni?
«Certamente, lo scorso anno, il Comune di Badolato aveva ricevuto come fondo ordinario dello stato 505 mila euro, che quest'anno si è ridotto di oltre il 27%. Questo significa costringere l'ente a fare tagli sui servizi, penalizzando la collettività e i ceti più deboli». Sulla decisione di non sfiduciare il sindaco, i Ds e lo stesso Criniti, avevano spiegato i motivi in una precedente conferenza stampa. Infatti avevano dichiarato che la decisione era stata accantonata perchè i rapporti con il sindaco erano migliorati, dopo le sue scuse, e per avere ammesso gli errori commessi nell'escluderli dalla giunta.
Precisavano anche, che la maggioranza aveva accettato la loro proposta di riprendere la collaborazione accettando il nuovo progetto politico programmatico presentato dai Ds.
Mentre l'assessore Domenico Bressi, capo gruppo dei Ds, in consiglio comunale nel rispondere alla minoranza, aveva precisato che no si era dato corso alla sfiducia del sindaco, per evitare l'arrivo del commissario, dimostrando cosi, un alto senso di responsabilità, inoltre, aveva precisato dopo la caduta dell'amministrazione Arcobaleno, non c'erano le condizioni per costruire il centro sinistra, in quanto c'erano gruppi che stavano lavorando per tenere i Ds fuori dalla coalizione.
Le nostre interviste si concluderanno nei presimi giorni, con le dichiarazioni di Emilio Lezzi, coordinatore del gruppo consiliare "Badolato Sviluppo", di cui fanno parte gli ex assessori, Giuseppe Leuzzi, Raffaele Lanciano e Giuseppe Carnara
Franco Laganà
Tratto da: Il Quotidiano
Autore: Fausto
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