Inserita il 28/10/2005
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Trasportato con l'elisoccorso carabiniere caduto dalla bici
BADOLATO - La statale jonica 106, tristemente conosciuta come la "strada della morte", inserita tra le arterie stradali più pericolose d'Italia, ancora una volta è stata teatro di un gravissimo incidente.
Questa volta, ad essere coinvolto un ciclista, R. G. 28 anni, carabiniere in servizio presso la Compagnia di Roccella. Il giovane, insieme ad altri ciclisti era partito da Roccella, con destinazione Soverato. Il gruppo, giunto all'altezza del Ponte Vodà, alla periferia sud di Badolato Marina, per cause tutte da accertare, ha perso il controllo della sua bici, cadendo sul selciato sbattendo la testa e perdendo conoscenza.
Immediato l'intervento del 118 con sede a Isca Marima. Il medico, Nicola Lentini, assistito dalle infermiere, Claudia Rodato e Rita Procopio, hanno prestato i primi soccorsi.
Il carabiniere, in stato confusionale, presentava trauma cranico, e ferite lacero contuse alla testa e in altre parti del corpo. Il responsabile del 118, resosi conto della gravità del caso, ha chiesto l'intervento dell'elisoccorso di Lamezia.
Sul posto dell' incidente anche i carabinieri della stazione di S. Caterina, al comando del maresciallo, Antonio Arcidiacono, che hanno avvisato il capitano della compagnia di Soverato Francesco Tocci. é stato il presidente della squadra di calcio del Badolato, Giocondo Frasca, ad aprire lo stadio comunale, per l'arrivo dell'autobulanza e dell'elisoccorso che ha trasportato il giovane carabiniere all'ospedale di Catanzaro.
La presenza dell'elicottero, ha richiamato allo stadio numerosi cittadini di Badolato, tra cui il presidente del comitato di lotta della statale 106 e ferrovia jonica, Franco Nisticò, promotore di numerose manifestazioni di protesta per la pericolosità della strada jonica.
Tutti, hanno apprezzato la tempestività degli interventi, che sicuramente hanno contribuito a salvare la vita al carabiniere.
«Siamo stanchi e sfiduciati - ha puntualizzato Nisticò - per l'abbandono e i ritardi per la soluzione di questa importante arteria . Ogni giorno dobbiamo registrare incidenti gravi, ma anche mortali. In questi giorni, verificheremo, con un'incontro che si terrà alla Comunità Montana di Isca, che vedrà la presenza di sindaci, parlamentari calabresi, sindacato, assessore regionale ai trasporti, le notizie riportate in questi giorni dalla stampa, circa la mancanza dei fondi, già stanziati dall'Anas, per la costruzione dei sei ponti, e la messa in sicurezza del tratto Soverato ¬ Guardavalle».
Franco Laganà
Tratto da: Il Quotidiano
Autore: Fausto
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