I Ds chiedono chiarezza al sindaco

 

Inserita il 17/11/2005

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Porto di Badolato. Il primo cittadino ha ricevuto un avviso di garanzia dal pm De Magistris

I Ds chiedono chiarezza al sindaco

«Riteniamo che si debba difendere la credibilità dell'amministrazione»

BADOLATO - Dopo l'uragano giudiziario che ha coinvolto il sindaco di Badolato, Andrea Menniti, che è stato raggiunto da un avviso di garanzia emesso dal pm De Magistris, (accusa questa inviata anche ad altri soggetti tra cui l'ex sindaco Gerardo Mannello), relativamente alle indagini della magistratura sui i gravissimi fatti accaduti durante la costruzione del Porto "Bocche di Gallipari" di Baolato, bisogna registrare un documento, dei Democratici di Sinistra i Badolato, pubblicato ieri sul loro sito.

I Ds, fanno parte della maggioranza "Arcobaleno", una lista civica, con quattro consiglieri, che ricoprono importanti cariche istituzionali: Salvatore Caminiti e Andrea Bressi, rispettivamente presidente e vice del Consiglio comunale ¬ gli assessori Domenico Bresi e Nicola Criniti, con il primo che ricopre anche la carica di vice sindaco. La locale sezione diessina, invita il sindaco Menniti, in carica dalla primavera scorsa, a fare chiarezza sulla sua posizione. Questo il testo integrale del documento: «In merito alle recenti vicende riguardanti l'indagine sul porticciolo di Badolato ed il coinvolgimento di alcuni rappresentanti politici del nostro paese affermiamo quanto segue: in primis, sia chiaro, si esprime piena e totale fiducia nell'operato della magistratura e delle forze inquirenti operanti su tali vicende. Il sindaco Andrea Menniti ha il dovere di chiarire la propria posizione.

I Ds reputano assolutamente necessario che il sindaco di Badolato sgombri il campo da qualsiasi dubbio e sospetto riguardo le gravi accuse inerenti la questione del porticciolo Bocche di Gallipari esplosa pesantemente in questi giorni. Egli deve ritrovare la serenità, la calma ma anche la fermezza per reagire e chiarire presso tutte le sedi opportune la propria posizione». «Riteniamo, proseguono i Ds, che come proprietario del campeggio attiguo abbia subito torti e zero vantaggi dalla vicenda di questa darsena.

Ma i capi d'imputazione riguardano vicende tanto più pesanti e gravi da rendere immediata una sua reazione, uscendo in termini netti ed impostando una propria difesa sia giudiziaria che politica che gli ridia l'onore messo in discussione in queste ore. Dal nostro punto di vista, quello politico ed amministrativo, l'azione dell'Amministrazione si è svolta nel pieno rispetto della legalità, cercando di mettere ordine ad una situazione convulsa, a tratti, in alcuni settori, completamente anarchica, con spaventosi buchi di bilancio, caos contabile, pressioni che in questi anni hanno portato ad atti intimidatori, interessi corposi, gestione fallimentare ed allegra della cosa pubblica, continui interventi di controllo delle forze dell'ordine.

Per tali situazioni l'Ente, cioè i cittadini, sta ancora pagando, e continuerà purtroppo a pagare le conseguenze. Per parte nostra sappiamo di aver impostato, pur tra le difficoltà e tra le tensioni politiche di questi mesi, un lavoro nuovo basato sulla correttezza amministrativa, la corretta ripartizione del sistema delle responsabilità, eliminato le spese folli, azzerato la tendenza all'indebitamento dell'Ente, cominciando a pagare gli arretrati e mettendo ordine ad una materia come quella tributaria che in alcuni casi era ferma a tre anni addietro. Naturalmente il percorso è stato ancora breve e certamente resta in salita. Ma quel che certo è che ci si sta provando e si stanno bandendo prevaricazioni e creando argini contro qualsiasi eventuale sistema di pressioni indebite». Nelle conclusioni del documento, la sezione diessina fa riferimento all'attività amministrativa dell'ente:

«La storia amministrativa di questi 18 mesi parla chiaro. A maggior ragione, non ritenendo Ninuzzo Menniti un estorsore, vogliamo che si adoperi per la credibilità propria e dell'Amministrazione tutta. Sia come Ds che come membri di questa alleanza non abbiamo alcuna ragione per non credergli ed augurarci che ne esca rapidamente e nel modo migliore».


Tratto da: Il Quotidiano


Autore: Fausto

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