Menniti rigetta le accuse del pm

 

Inserita il 22/11/2005

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Badolato. Il sindaco raggiunto da un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sul porto

Menniti rigetta le accuse del pm

«Vorrei porre fine a questo clima arbitrario di sospetto»

Rompe il silenzio, il sindaco di Badolato, Andrea Menniti dopo esser stato raggiunto nei giorni scorsi da un avviso di garanzia da parte del pm, Luigi De Magistris, in merito all'inchiesta aperta sul porto di Badolato. L'infrastruttura portuale, come si ricorderà, è stata sottoposta a sequestro da parte della Magistratura un anno fa perchè non ci sarebbero state le dovute autorizzazione e poi perchè la società che ha in appalto i lavori, la Salteg, avrebbe indebitamente percepito fondi comunitari per l'ammontare di oltre un milione di euro.

Ora Menniti, nella veste di imprenditore turistico proprietario del campeggio omonimo "Bocca di Gallipari" attiguo, affida la sua difesa ad una lunga lettera diramata agli organi di stampa e pubblicata anche sul sito internet di Gilbotulino in cui ribadisce fermamente la sua assoluta estranietà ai gravissimi fatti di cui è accusato. Rompe il silenzio, dunque, il sindaco anche perchè nei giorni scorsi a chiedergli pubblicamente di fare chiarezza sulla vicenda erano stati anche i Ds della locale sezione guidata da Giusy Gerace, che lo invitavano a difendere la trasparenza del suo operato in merito alla vicenda giudiziaria e quindi l'onorabilità dei consiglieri che lo affiancano in Comune.

Grave il capo d'accusa nei confronti di Menniti e di altri quattro indagati, anche se è ancora tutto da dimostrare, che è di estorsione con aggravante mafiosa . Intanto il primo cittadino si difende a spada tratta «Dichiaro la mia totale estranietà ai fatti gravissimi di cui sono accusato - si legge nella lettera del primo cittadino di Badolato-e che mi sono stati addebitati in merito alla questione del porto di Badolato.

Una vicenda che mi ha visto parte in causa, non nella qualità di sindaco, ma in quella di imprenditore turistico, titolare del campeggio "Bocca di Gallipari", che a suo tempo ha ceduto la miglior parte del campeggio credendo nel porto quale traino turistico, nulla guadagnando. Le strutture rimastemi non hanno niente del "villaggio turistico" come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa e televisione e mi rammarico del modo di fare informazione di alcuni giornalisti e di alcune emittenti private che sulla mia persona amano usare i toni alti».

Si dice rammaricato, esterrefatto e sorpreso il sindaco di Badolato, Andrea Menniti e in preda allo sconcerto ma pronto a compiere scelte importanti volte a garantire la reputazione e l'onorabilità dei suoi consiglieri. «Il mio silenzio- prosegue la lettera del sindaco- è stato frutto di questo sconcerto. Un silenzio amaro che interrompo dopo la nomina dei miei avvocati. Con questo comunicato vorrei porre fine al clima arbitrario di sospetto che non può riguardare persone oneste e forti contro la mafia come quelle che animano questa amministrazione. Nonostante la profonda amarezza di queste ore, rimango, come cittadino e come uomo delle Istituzioni, totalmente fiducioso nell'operato della magistratura e delle forze inquirenti.

Sono altresì certo - conclude la nota stampa del sindaco di Badolato, Andrea Menniti - di poter dimostrare in tempi rapidi la mia innocenza e la totale estranietà ai fatti oggetto di questa inchiesta». Intanto il sostituto procuratore Luigi De Magistris aveva chiesto al gip di disporre l'arresto immediato del sindaco, del suo predecessore e degli altri quattro indagati. Ma il gip si è rifiutato e quindi è scattato il ricorso in appello. L'udienza è fissata per gennaio.



Amalia Feroleto

Tratto da: Il Quotidiano


Autore: Fausto

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