Inserita il 30/11/2005
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Ancora una volta abbiamo dimostrato di aver individuato con esattezza i punti di criticità di alcuni sistemi di gestione dei servizi comunali, la protesta che in questi giorni è stata attuata dai dipendenti della Società Schillacium, sta mettendo in serio pericolo l’igiene pubblica nei nostri Comuni.
Non più tardi di 5 mesi fa avevamo proposto ai Comuni di aderire ad un sistema associato per la gestione della raccolta dei rifiuti e del verde pubblico, avevamo dimostrato con un attento e dettagliato piano finanziario, che pur risparmiando sulla spesa che attualmente i Comuni sostengono, si sarebbe avuto un servizio migliore, più efficiente, più completo, con la gestione integrata del verde pubblico ed ovviamente con il riassorbimento delle unità lavorative che attualmente sono impegnate nella Schillacium.
Purtroppo abbiamo dovuto constatare che ancora una volta non siamo culturalmente pronti a realizzare sistemi di gestione comprensoriale, abbiamo dovuto registrare, le solite storielle dei Comuni che non capiscono quanto sia importante realizzare sistemi integrati territorialmente sovra comunali ma gestiti direttamente dai Comuni. Oggi si rischia molto, perché la spazzatura giace non raccolta, e pare che la crisi non sia un episodio, ma un fatto strutturale, cioè di non facile risoluzione. Cosa stanno facendo i Comuni? Si affideranno ad altre ditte esterne? Quali saranno i costi futuri per i cittadini? Bisognerebbe capire che gli Enti come le Comunità Montane, vanno utilizzati al meglio al fine di non sprecare le risorse che possono dare al territorio, ricordo a tutti, come anche la legge Regionale 4/99 ha individuato con decisione, all’art. 46 comma 1 lettere a) e seguenti le Comunità Montane quali Enti che “nell’ambito dei propri piani operativi annuali, indicano le iniziative da assumere riguardo: a) alla costituzione di strutture tecnico amministrative di supporto alle attività dei Comuni per i compiti di assistenza ai territori montani; b) alla raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e alla loro possibile riconversione energetica, privilegiando la raccolta differenziata, il riciclo ed il riuso; c) all’organizzazione del trasporto locale ed in particolare quello scolastico; d) all’organizzazione dei servizi di polizia municipale e) ecc.
Ecco questo è il dettato normativo, a questo ci siamo attenuti sia io, sia chi mi ha preceduto e come tutti sapete, abbiamo creato una struttura tecnico amministrativa a disposizione dei comuni per la gestione associata del servizio tributi, per la gestione del Sistema Informativo Territoriale nonché per la gestione associata dei servizi informatici comunali, ma ci sentiamo dire anche, che ci interessiamo di “cose strane”, questo perché molti ignorano le leggi o fanno finta di ignorarle. Non è più possibile giocare con il campanilismo sulle spalle dei cittadini, facciamo funzionare le Istituzioni, lasciamo da parte i personalismi e mettiamoci tutti insieme a lavorare per lo sviluppo dei nostri piccoli Comuni.
Altrove, e non mi piace citare sempre l’Emilia Romagna, questo avviene da anni, sono milioni di euro che la Regione trasferisce alle Comunità Montane per la gestione associata dei servizi comunali, con grandi vantaggi per i cittadini. Lancio una provocazione a tutti i Sindaci della mia Comunità Montana e delle altre Comunità Montane, abbattete i pregiudizi, pensate a domani, pensate alle economie che potremmo creare lavorando tutti insieme, pensate ai tagli che ogni anno lo Stato riserva ai trasferimenti di risorse ai piccoli Comuni, pensate ai vantaggi che ne potrebbero avere i vostri cittadini, utilizzate al meglio le Comunità Montane proponendovi come gestori diretti di ogni servizio comunale anche se in forma associata, controllando direttamente tutti i servizi da erogare ai cittadini, che per forza di cose in un futuro imminente dovranno essere sviluppati con sinergie sovra-comunali.
Le leggi ci sono, basta attuarle.
Isca sullo Ionio li 21 novembre 2005
IL PRESIDENTE
GAETANO STAGNO
Tratto da : www.cmversantejonico.it
Autore: Fausto
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