L'addio a Daniela ed Elisa

 

Inserita il 30/12/2005

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Badolato. I funerali delle due donne morte nell'incidente a Natale celebrati dai testimoni di Geova

L'addio a Daniela ed Elisa

Commozione e sdegno per l'ennesima tragedia della strada


BADOLATO - Oltre mille persone hanno dato l'ultimo saluto a Daniela Bressi 23 anni di Badolato e Elisa Abate 68 anni di Isca, morte tragicamente il giorno di Natale sulla statale 106 in un incidente stradale alla periferia di Badolato. La cerimonia si è svolta nella Sala del Regno dei Testimoni di Geova di Badolato Marina.


Adolfo Cantarella, sorvegliante viaggiante, che con un toccante discorso ha ricordato le doti umane, sociali e religiose delle due donne. Più volte ha ricordato alcuni passi della Bibbia. Ha ricordato a tutti i presenti che Dio Geova, aspetta tutti nel Regno dell'aldilà di cui si parla nella preghiera del Padre Nostro. «In questo regno, ha detto il rappresentante di Geova, avremo la possibilità di rivedere le sorelle Daniela ed Elisa. Questa e la speranza che ci da la Bibbia. La speranza della resurrezione che Dio ci ha dato».


Rivolgendosi ai familiari, ha avuto parole di conforto e di speranza. Tra la folla erano presenti diverse congreghe di Testimoni di Geova provenienti da tutta la Calabria. All'uscita dal Salone del Regno, la bara bianca di Daniela, e la bara di Elisa sono state salutate da un lungo applauso, tra il pianto disperato dei familiari. L'incidente mortale si era verificato al ritorno da una riunione tenutasi a Monasterace. Sull'auto Opel Astra, insieme a Daniela ed Elisa, viaggiavano Vincenzo Andreacchio, 68 anni marito di Elisa, che si trovava alla guida, e la nipote, Sonia Martelli di 18 anni, che si trovano ancora ricoverati all'ospedale di Soverato.

Nell'incidente, è stata coinvolta un'alta autovettura Audi, alla cui guida si trovava Danilo De Masi 21 anni di S. Caterina, anche lui ricoverato all'ospedale civile di Catanzaro per trauma cranico. Ancora sconosciuta la dinamica dell'incidente.

Da una prima ricostruzione, sembra che l'auto di De Masi abbia tamponato violentemente la macchina di Andreacchio, e per lo scontro, i due mezzi dopo aver divelto un muretto laterale della 10, finivano in una sottostante scarpata.


Dalle lamiere contorte venivano estratti tutti gli occupanti, ma Daniela decedeva sul colpo, mentre la signora Elisa, trasportata all'ospedale di Soverato, decedeva dopo un'ora per le gravissime ferite riportate. Ancora una volta la 106 si conferma strada della morte. Tantissime le proteste di quanti in questi anni hanno denunciato la pericolosità di questa arteria chiamando in causa le varie istituzioni nazionali e regionali, che aspettano l'inizio dei lavori per il suo ammodernamento già annunciato dall'Anas.


Franco Laganà

Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

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