Inserita il 08/01/2006
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Tradizionale processione tra Capodanno e l'Epifania
BADOLATO - Tra le festività di Capodanno e l'Epifania, il Bambinello Gesù, secondo tradizione è entrato nelle case dei badolatesi. L'artistica statuetta è stata portata in braccio dal parroco, don Salvatore Tropiano, e a turno dai giovani della parrocchia SS. Angeli Custodi. Per tre giorni, il Bambinello tutto vestito di bianco, accompagnato dal suono degli zampognari, e da numerosi fedeli ha raggiunto i casolari di campagna, le case sparse nella periferia del paese, i laboratori artigianali, le aziende agricole, i negozi, per poi concludere il suo tragitto entrando nelle abitazioni del centro abitato di Badolato Marina.
Il rituale prevede che arrivato davanti l'uscio di casa, viene accolto da spari di bombette e fuochi d'artificio, poi il capofamiglia lo prende in braccio ed insieme ai suoi familiari lo porta in tutte le stanze per essere benedette. In passato era usanza donare alla chiesa olio prodotto negli uliveti di famiglia, o altro. Oggi invece si raccolgono fondi per le iniziative che la parrocchia porta avanti. è usanza anche che alcune famiglie per voto chiedono il cambio del vestito del bambinello, portato da una ragazza in una valigia.
Terminato il suo peregrinare per il paese, il corteo arriva a tarda sera davanti la chiesa dove viene accolto da spettacolari fuochi pirotecnici e dal tripudio festoso dei bambini e dai fedeli. Dopo i fuochi, l'entrata trionfale in chiesa tra un'ala di folla che l'accoglie con un lungo applauso. Segue poi la celebrazione della S. Messa accompagnata dal coro parrocchiale. Durante l'omelia il parroco, nell'augurare un felice e prospero anno nuovo, ringrazia quanti hanno collaborato alla manifestazione.
«Gesù - ha detto don Salvatore - entrando nelle case del paese, ha voluto dare un segnale di fede di pace e prosperità. Ricordando a tutti che nel mondo c'è tanta gente che muore, che soffre che vive nella miseria, che pertanto va aiutata. Da qui la necessità di una grande solidarietà umana, verso i bambini del terzo mondo».
Il parroco ha auspicato un 2006, senza guerre, nel quale tutto il mondo si adoperi per la pace e la fratellanza. Sono seguiti gli auguri di rito e il bacio al Bambinello Gesù.
Franco Laganà
Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it
Autore: Fausto
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