Inserita il 06/02/2006
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QUANDO si va oltre l'incredibile è come giocare a monopoli: il giro si interrompe e si ritorna all'inizio, cioè al possibile. E' ciò che è accaduto a Reggio Calabria, dove nelle case oggi l'acqua arriva piano, in alcuni mesi singhiozza per ore, poi riprende, poi si ferma. E quando arriva, è salata. Salata che ti fa schifo berla, e ti fa pure noia fare la doccia. Salata. Le falde sono traditrici, le tubature fanno cilecca. E' tutto un guaio, al punto che il governo decide, più di due anni fa oramai, che serve un'azione d'urto, un commissario con pieni poteri e otto milioni di euro da spendere.
Commissario è nominato il sindaco, Giuseppe Scopelliti, un volitivo ragazzone di Alleanza Nazionale. Arriva il decreto di nomina e lui immediatamente si mette al lavoro. La prima cosa che fa è chiedere, più per la voglia di essere preciso, al ministero romano: a me tocca qualcosa? Mi pagate o lavoro gratis?
A Reggio Calabria il sindaco ha già per legge un'indennità di circa quattromila euro al mese e in campagna elettorale Scopelliti, come tutti i suoi concorrenti, aveva promesso ogni sforzo per risolvere gli annosi (annosi, vero?) problemi della città. C'è da dire che tra le questioni annose il candidato, poi divenuto sindaco, non ha mai annoverato il sale nell'acqua che afflige sei case su dieci del centro storico, né - benché la questione fosse grave - si è mai fermato a prendere posizione sulle condotte fradicie e inservibili. Scritta dunque la lettera, ricevuta risposta: certo che puoi, caro Scopelliti. Fai come tutti, e concediti un'indennità bis: 5160 euro al mese. L'indennità.
Tutto scritto e certificato da sé medesimo. Decreto numero 2-22/12/03: "Il commissario delegato decreta: A far data dal 22 dicembre 2003 decorrono gli emolumenti da corrispondere al Commissario delegato... agli oneri (euro 66.801,00) si fa fronte con i fondi assegnati al commissario delegato". Firmato: Il Commissario Delegato.
Tutto da solo e tutto perfetto, tutto - va da sé - a norma di legge. Il commissario prima di assumere si è autoassunto. E' vero, ha pensato a sé. Ma dire che l'uomo non è altruista, è quasi una bugia. Scopelliti, sbrigata presto e bene la faccenda personale, ha immediatamente deciso di offrire una chanche di lavoro anche ai tanti giovani talenti reggini esperti di ingegneria idraulica.
Con il decreto numero 5-7/1/04 ha infatti chiamato vicino a sé "nella complessa problematica della salinità dell'acqua" il dottor Giovanni Rizzica, affidandogli "il coordinamento delle attività impartite dal Commissario delegato". Per il coordinamento Rizzica si trova nelle sue tasche tremila euro al mese. E Rizzica chi è? Ma facile! Il vicecommissario è il vicesindaco della città. Il vice, come il capo, ritira una indennità mensile per gli affari del municipio. E pure lì cerca di coordinare un po' tutto. Però anche Rizzica forse aveva promesso: non mischio i problemi quotidiani con le emergenze. Per il coordinamento dell'acqua serve un'altra busta paga.
Sistemato il vice, il commissario pensa al numero tre. E dunque al suo capo di gabinetto Francesco Zoccali, che è stato anche segretario provinciale di An, affida una consulenza "in campo giuridico-legislativo": solo 12.400 euro l'anno. E poi via, tutta la struttura. Tre contrattini per dirigenti giovanili di An, consulenze ad altri dirigenti della Regione Calabria in pensione. Persino un piccolo incarico giornalistico: l'acqua salata ha bisogno di un ufficio stampa. Certo, si può dire che a Reggio Calabria, che conta meno di duecentomila abitanti, sono già sei i giornalisti che a vario titolo vivono in municipio. Sei al giorno, sei al lavoro per sfornare comunicati, dichiarazioni. Sei. Per fare un paragone: Berlusconi si serve solo di Bonaiuti e ogni giorno il premier è per almeno cento minuti collegato in vario modo, tv-stampa-web, con l'Italia e il mondo.
Ma Reggio è Reggio. C'era bisogno di un ufficio di comunicazione, sistemato il quale è parso a tutti, persino ai rubinetti, che bisognasse soltanto mettersi al lavoro e dare sollievo ai cittadini.
Però, ecco quest'ultimo però, prima di avviare definitivamente la macchina complessa il sindaco-commissario ha voluto completare, così come fa un allenatore mai sazio, la rosa della prima squadra. Scopelliti, sindaco-commissario, ha stipulato una convenzione con il signor Alessandro Santoro, da Mesagne, Brindisi (decreto numero 12-1/3/04). Santoro è indubitabilmente un grande esperto di acque, ma di spogliatoio, avendo come skill tecnico il passato da play della Viola basket e di amico dell'ex cestista Scopelliti. A Santoro è stata dunque affidata una mansione delicata: "tenuta dei rapporti tra gli organi di direzione politica e le strutture tecniche e burocratiche dell'ufficio del commissario delegato".
Dunque, riassumendo, e illustrando per filo e per segno come si possa sfondare il muro dell'incredibile. A Reggio Calabria il sindaco fa il commissario, il vice sindaco coordina, come vicecommissario, le attività del sindaco ma solo in quanto commissario, il consulente esterno valuta la tenuta dei rapporti tra i due politici e i tecnici. Valuta, sì.
Intanto il sale continua a fare il suo corso nei rubinetti della città. Ma il lavoro che si sta programmando è imponente e darà i suoi frutti. E' stato finalmente progettato un desalinizzatore e presto qualcosa alla fine si farà.
Tratto da: www.repubblica.it
Autore: Fausto
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