Inserita il 07/02/2006
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Da paese fantasma a gioiello dell'Onu. Sulla costa jonica della Calabria, arroccato su una collina dalla quale si ammira da un lato il mare e dall'altro la montagna, si erge il borgo medievale di Badolato, in provincia di Catanzaro.
Il piccolo centro, ricco di chiese e palazzetti antichi, tuttavia non è famoso tanto per i pur splendidi paesaggi nel quale è inserito, quanto per essere al centro di un progetto di accoglienza, convivenza e integrazione interculturale senza precedenti in Italia, che lo ha portato a rappresentare la nostra nazione nella prossima edizione del "World Habitat Award", il concorso annuale patrocinato dall'Onu che premia il miglior esempio di "architettura sociale" al mondo.
Sembra incredibile che quello che fino a qualche anno fa era stato etichettato come "paese fantasma" possa ad agosto ricevere un premio dalle mani di Kofi Annan. «Sono molto fiducioso per il futuro del paese ed attendo con trepidazione l'esito del concorso», ha dichiarato all'Adnkronos il sindaco Andrea Menniti.
L'esperienza di Badolato ha lasciato il segno nei cuori di coloro che l'hanno creata. «Ancora oggi -riferisce l'ex sindaco Mannello- mi arrivano le cartoline delle famiglie che sono emigrate altrove. Sono estremamente orgoglioso di quello che ho fatto e molto di quello che stiamo raccogliendo oggi è il frutto di quanto seminato allora».
«Prima dello sbarco -aggiunge- non sapevo nulla sulle condizioni di vita di questa gente. Mi è bastato però vedere anziani, disabili, bambini piccoli e donne incinta affrontare un viaggio terribile come quello della nave "Ararat" per capire che la democrazia è un bene che noi occidentali diamo troppe volte per scontato». Gli fa eco Daniela Trapasso:
«Questa esperienza ha rappresentato una grande crescita culturale del nostro paese ed è un motivo di orgoglio non solo per la Calabria ma per tutta l'Italia».
Il Domani, lunedì 6 febbraio 2006 (gilbotulino)
Autore: Fausto
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