Inserita il 08/02/2006
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Avvisi al sindaco Menniti e all'ex Mannello
¬ Ci sono anche due sindaci, Andrea Menniti e Gerardo Mannello, tra i destinatari degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari notificati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.
L'attuale primo cittadino di Badolato, ed il suo predecessore, sono stati coinvolti insieme ad altre nove persone nella vicenda della mega-truffa che sarebbe stata realizzata per la costruzione del porto. E se il sequestro della struttura turistica dura ormai da un anno e mezzo, l'inchiesta solo nei giorni scorsi è approdata ad una prima importante conclusione. Il sostituto procuratore Luigi de Magistris, infatti, ha tirato le somme delle indagini effettuate dagli uomini del Nucleo provinciale di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catanzaro, firmando gli avvisi con cui sancisce la fine delle indagini preliminari.
E passando, di conseguenza, la parola agli indagati e ai loro avvocati che, nei prossimi venti giorni, potranno produrre memorie difensive o chiedere di essere interrogati al fine di chiarire le rispettive posizioni.
La storia del porto di Badolato, del resto, non è delle più semplici ed anche l'inchiesta, strutturata in due tronconi paralleli, lo dimostra in pieno.
Gli accertamenti effettuati dalle Fiamme gialle, infatti, hanno portato ad individuare prima l'esistenza di una presunta truffa messa in atto nel momento della costruzione dell'approdo, finanziato interamente con fondi pubblici. Solo in un secondo momento, gli investigatori, hanno scoperto un livello ancora più alto di attività criminale, che sarebbe stata realizzata anche con la complicità di alcuni esponenti della malavita del Basso Ionio, e che avrebbe avuto come obiettivo finale il controllo del porto e delle attività turistiche ad esso connesse. Non a caso, nello scorso mese di novembre, ad oltre un anno di distanza dall'apposizione dei sigilli al porto, era stato posto sotto sequestro il camping "Le bocche di Gallipari", una struttura turistica di 10.000 metri quadrati, 800 dei quali occupati da fabbricati abusivi.
Con quel provvedimento del gip di Catanzaro si era concretizzata la seconda tranche delle indagini, nel corso della quale erano stati recapitati cinque avvisi di garanzia ad altrettante persone accusate di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Fra tutti spiccavano, in particolare, i nomi di Menniti e Mannello, i due sindaci che, secondo l'ipotesi accusatoria, avrebbero agevolato l'iter per la progettazione e la realizzazione del porto tramite l'aiuto all'interno dell'amministrazione comunale.
Accanto a loro, nella gestione di un sistema "perverso", ci sarebbe stato Vincenzo Gallelli, 62 anni di Badolato, meglio conosciuto come "Macineddu", definito dagli inquirenti il "braccio operativo" della cosca Gallace-Novella di Guardavalle nel territorio di Badolato.
E poi Angelo Domenico Paparo (35 anni) e Andrea Santillo (45 anni) entrambi di Badolato. Tutti e tre sarebbero stati titolari, formali o di fatto, delle società operanti in subappalto per la realizzazione del porto.
Grazie a tale ruolo si sarebbero prima accaparrati i lavori e poi avrebbero fornito il materiale per la costruzione della struttura, mettendo a disposizione inerti, cemento, calcestruzzo, massi e quant'altro di qualità non sempre perfetta. Non solo, quanto, sempre in base alle ipotesi formulate dagli inquirenti e comunque tutte da verificare, avrebbero anche imposto i prezzi da praticare e un "comodo" servizio di guardianìa nei cantieri, e poi nel porto una volta entrato in funzione, al modico prezzo di 3 milioni di lire al mese.
I loro nomi, nei giorni scorsi, sono stati scritti nell'elenco di coloro a cui il pm Luigi de Magistris ha inviato l'avviso di conclusione indagini, insieme a quelli di Mario Grossi (54 anni di San Felice sul Panaro) presidente della società che ha costruito il porto cioè la Salteg, Carlo Stabellini (70 anni di San Felice sul Panaro) presidente del consiglio di amministrazione della stessa società, Gianfranco Pietro Gregorace (59 anni di Santa Caterina) direttore dei lavori, Giorgio Toschi (57 anni di Ferrara) e Alessandro De Medici (65 anni di Martirano Lombardo) ingegneri collaudatori, Giampiero Menniti (36 anni di Catanzaro) presidente pro-tempore della Salteg.
c.s.
Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it
Autore: Fausto
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