Inserita il 09/02/2006
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Badolato. Stralciata la posizione di Costabile. A maggio udienza per Criniti e Tedesco
Miliardi spariti dalle casse del Comune parte il processo ai presunti responsabili
BADOLATO ¬ Antonio Criniti e Nicola Tedesco, rispettivamente responsabile del settore finanziario del Comune di Badolato e vicedirettore della Banca di credito cooperativo jonica nonché tesoriere dello stesso Comune, saranno processati il prossimo 24 maggio per la presunta appropriazione indebita di denaro dell'amministrazione del centro del Basso Ionio.
Per Domenico Costabile, invece, si allungano i tempi della stessa vicenda giudiziaria, dal momento che ieri la sua posizione è stata stralciata dal filone principale del processo. A decidere in tal senso il gup Giuseppe Pavich, il quale ha accolto l'istanza degli avvocati Pugliese e Trapasso, finalizzata ad eccepire la nullità della richiesta di rinvio a giudizio firmata, a suo tempo, dal sostituto procuratore della Repubblica Luigi de Magistris.
Secondo l'interpretazione dei fatti fornita dai due legali, infatti, il magistrato avrebbe omesso di effettuare quell'interrogatorio che Costabile aveva chiesto dopo che gli era stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Tale richiesta verrà, dunque, riproposta allo stesso pubblico ministero, il quale, dopo avere ascoltato la versione dei fatti dell'indagato, dovrà eventualmente riformulare la richiesta di rinvio a giudizio oppure chiedere l'archiviazione della posizione di Costabile.
Quel che è certo è che, in ogni caso, la sua vicenda si snoderà in maniera autonoma rispetto a quella dei suoi presunti complici, per i quali a maggio si svolgerà l'udienza preliminare. Pesante l'accusa mossa a loro carico, all'esito degli accertamenti effettuati dagli uomini del Nucleo provinciale di polizia tributaria della Guardia di finanza. Nel dettagliato capo di imputazione si parla, infatti, dell'appropriazione indebita di una somma da capogiro. Ben 11 miliardi delle vecchie lire che, secondo l'ipotesi accusatoria, sarebbero spariti dalle casse del Comune di Badolato. Antonio Criniti (63 anni di Badolato) e Nicola Tedesco (65 anni di Guardavalle), stando alle convinzioni degli investigatori, sarebbero stati i registi di un complicato imbroglio, creato ad arte al fine di appropriarsi illegittimamentedi soldi dell'ente.
A dare il via alle indagini una serie di accertamenti effettuati prima tra gli atti dell'amministrazione e poi sui conti correnti bancari di alcuni personaggi badolatesi, che avevano indotto i finanzieri a fare un salto indietro nel tempo fino al 1991. Proprio in quell'anno, secondo l'ipotesi degli investigatori, la vicenda avrebbe avuto inizio con il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio da parte del Comune e l'autorizzazione all'accensione di un mutuo con la Cassa depositi e prestiti.
Una scelta poi avvallata dall'approvazione della richiesta da parte del ministero e dalla successiva concessione, nel 1996, di un finanziamento, diviso in tre tranche, da destinare al risanamento economico-finanziario. Un risanamento che, in realtà, non avrebbe mai avuto inizio, almeno stando alle convinzioni del magistrato, secondo il quale le cifre versate dalla Cassa depositi e prestiti sarebbero, di volta in volta, sparite nel nulla.
O meglio sarebbero apparentemente sparite nel nulla, andando invece a confluire, al termine di una serie di complicate operazioni bancarie, sui conti correnti dei due imputati. Almeno stando a quella pesante ipotesi accusatoria che, ieri mattina, avrebbe dovuto essere riproposta davanti al gup. A fermare il processo le eccezioni preliminari e lo stralcio della posizione di Costabile. L'udienza è stata rinviata al prossimo 24 maggio.
Chiara Spagnolo
Tratto da : www.ilquotidianodellacalabria.it
Autore: Fausto
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