Inserita il 08/03/2006
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Nelle missive si chiede l'intervento del prefetto
A Badolato, continua l'incubo delle lettere anonime, l'ultima è arrivata ieri, che prendono di mira consiglieri comunali di maggioranza, minoranza, ma anche professionisti e semplici cittadini. Gli ignoti, che firmano le loro lettere utilizzando nominativi di persone del luogo, nelle loro missive invitano le forze dell'ordine, il prefetto di Catanzaro, e la procura della Repubblica ad indagare.
Nei giorni scorsi, l'ennesima lettera ha chiamato in causa il gruppo consiliare "Badolato Sviluppo", composto dagli ex assessori, Giuseppe Leuzzi, Giuseppe Carnara, Raffaele Lanciano, da oltre tre mesi in netto contrasto con la loro stessa maggioranza Arcobaleno. Il gruppo ha espresso il proprio disappunto con una lettera aperta ai cittadini, inviata al sindaco di Badolato Andrea Menniti, e al Segretario Comunale Vincenzo Prenestini. I consiglieri comunali del movimento nel respingere le accuse, dichiaravano di non essere minacciati da nessuno e lanciavano pesanti strali contro l'amministrazione comunale per aver adottato provvedimenti amministrativi illegittimi.
Ora bisogna registrare l'intervento del coordinatore del movimento Emilio Leuzzi, in passato assessore con l'amministrazione Mannello. «Il documento di Badolato Sviluppo - precisa Leuzzi - voleva essere una denuncia sulla grave situazione politica-amministrativa del paese, per la quale pagano le conseguenze i cittadini. Noi riteniamo, che l'ultimo atto amministrativo dell'esecutivo, che riguarda il potenziamento dell'ufficio tecnico, la sua legittimità molto dubbia. Sin dall'insediamento, i consiglieri Lanciano, Lezzi e Carnara, avevano proposto il potenziamento dell'ufficio tecnico.
Vorrei ricordare che il gruppo consiliare dei Ds, non ha mai proposto nulla, precisando che deve lavorare il personale in servizio. I tre consiglieri, ne hanno preso atto ed hanno desistito dalla loro presa di posizione. Noi riteniamo, che il provvedimento disattende il contenuto , dell'articolo 1 comma 198 della legge n. 266 del 23/12/05, finanziaria 2006, inerente il contenimento delle spese del personale degli enti locali, nello stesso, invita le amministrazioni a riorganizzarsi ed espletare le loro funzioni in primo luogo mediante il personale di ruolo in servizio. Noi, non abbiamo niente in contrario contro il professionista entrato a far parte dell'ufficio tecnico, però rifarsi all'articolo 2222 del codice che regola la prestazione d'opera, mi sembra un aggravio per il bilancio comunale».
Leuzzi, nel documento il suo gruppo ha sollevato anche il caso dei tributi che saranno gestiti dalla comunità montana di Isca? «Avevamo proposto anche il potenziamento dell'ufficio tributi, ma l'assessore al bilancio, su questo ha risposto sempre picche. Oggi, apprendiamo che questo servizio è stato associato alla Comunità montana, che sicuramente dispone di personale qualificato per espletare questo servizio.
Noi non abbiamo nulla in contrario, però su quest'atto deliberativo del consiglio comunale, vorrei sollevare l'incompatibilità del presidente dell'ente montano, Gaetano Stagno, che ricopre la carica di consigliere comunale e consigliere provinciale».Intanto, sulle dichiarazioni del coordinatore del movimento "Badolato Sviluppo", Emilio Leuzzi, bisogna registrare la presa di posizione dei consiglieri comunali del gruppo del Ds che hanno annunciato una conferenza stampa per oggi pomeriggio.
Franco Laganà
Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it
Autore: Fausto
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