Inserita il 18/03/2006
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I militari hanno circondato e perquisito gli appartamenti della Cooperativa Cardarello
Nessuna informazione è trapelata sui motivi e sull'esito dell'operazione
BADOLATO - Dopo l'insediamento della Commissione d'accesso agli atti del Comune di Badolato, predisposta dal ministro degli Interni a seguito degli accertamenti effettuati dal prefetto di Catanzaro, nella cittadina del soveratese si registra un maxi blitz dei carabinieri e reparti speciali dell'Arma, al comando del capitano della Compagnia dei carabinieri di Soverato Francesco Tocci, con il supporto dei colleghi della Stazione di Badolato, al comando del maresciallo Massimo Agostinelli. L'operazione è scattata alle prime luci dell'alba di ieri mattina, quando oltre 40 militari hanno completamente circondato una zona della 167 di Badolato Marina e perquisito 48 appartamenti della Cooperativa Cardarello.
Intorno alle tre del mattino, i militari hanno suonato ai campanelli delle abitazioni sottoponendo gli appartamenti a controllo, invitando gli inquilini ad aprire anche cantine e garage. Le Forze dell'ordine, armi in pugno, hanno controllato anche i sottotetti dei fabbricati. Nessuna notizia è trapelata sui risultati dell'operazione, ma da indiscrezioni sembra che i militari erano alla ricerca di qualche latitante sfuggito all'operazione Mithos, che ha portato all'arresto di oltre 60 persone sul territorio compreso tra Guardavalle e Soverato, ponendo in primo piano le famiglie Gallace - Novella di Guardavalle.
«Un'esperienza non molto bella, che vogliamo dimenticare subito - hanno dichiarato alcuni inquilini - le Forze dell'ordine è giusto che devono fare il proprio dovere on controlli per sconfiggere la criminalità organizzata, per dare sicurezza ai cittadini, ma essere svegliati alle tre di notte, con i bambini che dormono, e vedersi in casa i carabinieri che pur con discrezione hanno controllato le varie stanze, fa un certo effetto, considerando che non avevamo nulla da nascondere, perché ci riteniamo persone oneste».
C'è da dire, che già in passato nella stessa zona erano state fatte delle perquisizioni. Da diverso tempo il territorio di Badolato è tenuto sotto stretto controllo. Nei mesi scorsi, in un magazzino di Badolato Superiore, è stata scoperta un arsenale, mentre in una villetta sul lungomare di Badolato Marina, è stato scovato e arrestato un latitante. Inoltre, nei giorni scorsi, ma la notizia è trapelata solo ora, sembra che un indagato dell'operazione Mithos, mentre usciva da un bar è stato preso di mira da due individui armati che hanno sparato un colpo di fucile, per poi allontanarsi in macchina. Sull'episodio starebbero indagando carabinieri e polizia per verificare l'esatta dinamica dell'episodio criminoso, volendo accertare se si sia trattato di un atto d'intimidazione o d'altro.
Da non sottovalutare anche le numerose lettere anonime, che hanno preso di mira con pesanti accuse l'operato dei consiglieri comunali di maggioranza, con altrettante accuse anche alle minoranze consiliari per la mancanza di denunce verso l'operato della maggioranza. Nelle missive anonime vengono chiamati in causa tecnici che sono stati minacciati per non accettare gli incarichi, ma anche semplici cittadini. Il clima molto preoccupante ha visto il sindaco Menniti, chiedere al Consiglio comunale l'approvazione di un documento da inviare al prefetto e alle Forze dell'ordine per denunciare gli ignoti autori delle lettere, che mirano a scardinare le regole democratiche, con l'obiettivo di bloccare l'attività amministrativa. Sicuramente tutti questi episodi hanno contribuito ad attuare un controllo del territorio da parte degli uomini del capitano Tocci, tendente a prevenire atti di criminalità.
Franco Laganà
Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it
Autore: Fausto
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