Corse degli autobus soppresse, cittadini del Basso Jonio in allarme

 

Inserita il 09/06/2006

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Nisticò, del comitato di lotta 106, fa il punto della situazione



BADOLATO- Numerosi cittadini di Badolato e dei paesi del Basso Jonio, protestanocontro la soppressione delle corse autobus, Badolato -Terme di Caronte, e Serra S. Bruno ¬ Badolato.

Il problema era stato affrontato anche dall'onorevole Egidio Chiarella che aveva presentato un'interrogazione all'assessore regionale ai trasporti.

Ora interviene anche Franco Nisticò, coordinatore del Comitato di Lotta per la statale 106 e ferrovia jonica.
«Ritengo assurde queste soppressioni, ha detto Nisticò, che vanno a penalizzare la categoria delle persone anziane, che avendo necessita delle cure termali di Caronte, si vedono privati di un loro diritto alla salute. Questo importante servizio da oltre dieci anni era stato garantito dall'autolinee dei fratelli Bressi di Badolato, purtroppo deceduti in un incidente stradale nella galleria di Copanello. Questo importante servizio serviva a trasportare giornalmente oltre 50 persone».

Nisticò, soppresse anche le due corse Badolato - Serra e viceversa?

«Un provvedimento che penalizza quanti da Badolato la mattina prendevano il pullman per trascorrere una giornata in montagna a Serra S. Bruno. Da Serra, lo stesso pullman invece, ripartiva per portare al mare i numerosi turisti dei comuni delle Preserre. La partenza da Badolato nel tardo pomeriggio per Serra, poi il ritorno per riportare a casa i turisti che avevano trascorso la giornata in montagna. Un servizio importante per lo sviluppo economico del territorio marino e montano».

Lei ha chiesto un incontro all'assessore regionale ai Trasporti che si è attivato per denunciare la grave situazione della soppressione di treni a lunga percorrenza per Milano e Torino. Ma le tantissime proteste non sono servite a modificare l'orario ferroviario.

«Anche questa assurda decisione di penalizzare la fascia jonica, sarà oggetto dell'incontro con l'assessore regionale Tripodi. Ancora una volta con l'arrivo dell'estate, questo territorio già martoriato e abbandonato subirà un altro crollo di presenze turistiche. Infatti saranno notevoli i disagi, non solo per gli emigrati che ritornano ai loro paesi, ma anche a chi ha scelto il Basso jonio per le loro vacanze. Infatti arrivati a Lamezia saranno costretti a scendere dai treni diretti a Reggio Calabria, via Tirreno mai penalizzato, aspettare ore e ore per le coincidenze per Catanzaro Lido, dove moltissimi treni regionali si fermano, per prendere poi la coincidenza per Soverato. Arrivati a Soverato i viaggiatori ancora una volta, saranno costretti a scendere perché la maggioranza dei treni non fanno fermate nelle stazioni di S. Andrea, Badolato, S. Caterina,. Guardavalle.

Tutto questo sarà un duro colpo per l'economia, per il turismo, infatti abbiamo notizie che in molti hanno disdetto le prenotazioni. Inoltre molte famiglie di emigrati rinunceranno a ritornare nei loro paesi. Dopo gli incontri istituzionali, con la promessa di Trenitalia e Regione Calabria che avevano presi impegni per incentivare la ferrovia jonica, dopo le promesse in campagna elettorale, dobbiamo registrare un'altra vergogna verso questo territorio.

Ma l'onorevole Loiero, in campagna elettorale, non si era fatto garante di una particolare attenzione verso i problemi del Basso jonio e l'ha dimenticato? è a conoscenza il presidente della Regione di questi soprusi e di queste ingiustizie? Perché sopprimere le corse dei pullman verso Caronte e le Serre? Perché non ripristinare almeno per il periodo estivo i treni a lunga percorrenza per Milano e Torino? Perché sono stati spesi tantissimi soldi per l'ammodernamento della stazione di Soverato quando non passano treni? Oggi, l'unico treno rimasto, è il notturno diretto a Roma, che da ultime notizie rischia di essere soppresso. Insomma la Calabria, il Basso jonio rischiano di scomparire».

Nisticò ritornerete alle lotte?

«Non c'è dubbio, dalle colonne del Quotidiano lanciamo la sfida al governo nazionale e regionale di centro sinistra, se non interverranno con immediatezza, chiameremo ancora una volta le popolazioni alla mobilitazione, alla lotta, una lotta di cui dovrà occuparsi la stampa e le Tv nazionali. La popolazione è stanca di essere umiliata, questa pentola è pronta a scoppiare ».



Franco Laganà

Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it





Autore: Fausto

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