Inserita il 03/07/2006
News
COMUNICATO STAMPA - LETTERA APERTA AI BADOLATESI E ALLE AUTORITA
Lavorare per realizzare tutti insieme il progetto BADOLATO CITTA DELLA SALUTE (la salute come settore prevalente di specializzazione territoriale)
Carissimi tutti!
Ritengo che non sia affatto un semplice caso se proprio in Badolato vi è da così tanti secoli la devozione verso la Madonna della Sanità. E mi sembra assai significativo il fatto che la statua presenti ai piedi della Madonna un malato chiedente aiuto. Una originalità tutta nostra! Una icona che sembrerebbe un vero e proprio distintivo zonale, quasi un marchio di fabbrica!
Ritengo altresì che tale culto possa e debba essere valorizzato ed esteso in modo che Badolato, con il suo santuario, diventi una piccola Lourdes attorno a cui cresca pure, con il tempo, una vera e propria CITTA DELLA SALUTE.
Sono sicuro che, nel nome della Madonna della sanità, tutti noi badolatesi possiamo unirci (attorno a don Vincenzino Gallelli) per realizzare un utile progetto religioso- devozionale, laico e socio-sanitario. Faremmo del bene a noi stessi e faremo del bene a tantissimi altri!
Il progetto prevede, intanto, la costruzione (sui terreni attorno al santuario) di alcune strutture socio-sanitarie come, ad esempio, case di riposo, residenze sanitarie assistite, cliniche specialistiche e quanto altro possa essere realizzato in un sistema serio, coordinato e complementare alle strutture già esistenti in zona e in Calabria.
Poiché la Università Cattolica del Sacro Cuore non è ancora presente nella nostra regione, il 14 marzo 2006 ho scritto al Rettore per chiedere che venga concretizzato in Badolato un Centro socio-sanitario specialistico autonomo o dipendente dal Policlinico Gemelli di Roma.
Ho inviato tale richiesta pure allo Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, al Presidente della Giunta Regionale, allo Assessore regionale alla Sanità, al Presidente della Provincia di Catanzaro, al Presidente della Comunità Montana di Isca e al Sindaco di Badolato.
Hanno risposto subito la Presidenza della Regione Calabria, lo Assessorato regionale alla Sanità e il nostro Comune nella persona della assessora al turismo Teresa Pultrone, la quale era stata da me interessata pure per altre iniziative attinenti, come, ad esempio, la effettuazione di Pellegrinaggi per fare, piano piano, del santuario badolatese una Piccola Lourdes. Infatti, ho ottenuto dalla UNITALSI calabrese la promessa che un pellegrinaggio regionale sarà effettuato ai primi di ottobre 2006. La UNITALSI nazionale (se messa nelle condizioni) potrebbe realizzare in Badolato una struttura per disabili. SANITA PER CATEGORIE, dunque!
Interessata a realizzare strutture socio-sanitarie si è detta una Fondazione italiana che pare abbia già effrettuato un promettente sopralluogo con la assessora Teresa Pultrone. Inoltre, poiché il Governo italiano sta offrendo cure sanitarie a bambini e ad adulti provenienti da Paesi esteri in crisi per guerre o povertà, Badolato potrebbe ospitare un OSPEDALE MISSIONARIO che, in pratica, proseguirebbe il discorso della accoglienza ai rifugiati già in atto con il CIR di Daniela Trapasso. Badolato potrebbe ospitare altre strutture come MONDO X, strutture per lungodegenti oppure per la riabilitazione... anche per ridurre il più possibile la forte e costosa emigrazione sanitaria meridionale verso il centro-nord Italia (usanza che sarà sempre più difficile con la imposizione del cosiddetto federalismo).
La presenza di famiglie del Centro Europa, che hanno comprato casa nel borgo, ci potrebbe far pensare che si possano realizzare strutture per anziani del Centro-Nord Europa, i quali possano trascorrere in Badolato lo inverno o tutto lo anno. I Sindacati italiani ed esteri potrebbero essere interessati (come già nel 1987) a realizzare strutture per una turnazione di soggiorni per i propri iscritti nello arco dello anno.
Insomma, Badolato potrebbe specializzarsi in strutture socio-sanitarie (dalla alta tecnologia alla semplice assistenza) con un forte impiego di personale ed un indotto socio-economico notevole per tutta la nostra interzona. Considerando che la salute è uno dei settori che crescerà nel futuro, non sarebbe inutile pensare molto seriamente a convogliare investimenti privati e pubblici verso una BADOLATO HEALT AREA pure come sede di diagnosi e cura per utenti internazionali (Mediterraneo, Medio-Oriente, ecc.). E, oltre alla Cattolica, potremmo attrarre strutture specialistiche delocalizzate di altri colossi della sanità cone il SAN RAFFAELE, il FATEBENEFRATELLI e altri Istituti famosi (anche esteri). E in spiaggia è da fare sempre (come da progetto del 1986) lo stabilimento ELIOTALASSOTERAPICO!
Chi fosse interessato al Progetto BADOLATO CITTA DELLA SALUTE, può rivolgersi alla assessora comunale Teresa Pultrone, mentre personalmente resto a disposizione di chiunque vogli approfondire il discorso. Certo che dobbiamo dare una vera e propria spinta morale, sociale ed economica a Badolato, sempre come paese prototipo del Sud.
Un antico proverbio afferma CHI PIU SA DICA E CHI PIU PUO FACCIA. Altrimenti potremmo essere accusati di essere indolenti e peccheremmo pure di fronte alla fede cattolica o religiosa che sia!
Io scrivo e faccio questo PER AMOR DI VERITA E PER VERITA DI AMOR.
Grazie per la Vostra attenzione. Cordiali saluti a tutti.
Domenico
Lanciano
Autore: Fausto
|