Le Poste chiuse da 5 giorni

 

Inserita il 09/10/2006

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La serrata dell'ufficio nella frazione superiore sta provocando pesanti disagi ai cittadini


I pensionati: «Se la situazione non cambia andremo a Catanzaro»

BADOLATO - Protestano e sono arrabbiati i cittadini di Badolato Superiore, per la chiusura dell'ufficio postale che si protrae da 5 giorni.

«Se la situazione non si sblocca - hanno dichiarato alcuni pensionati - andremo a protestare a Catanzaro davanti gli uffici provinciali. Le pensioni non vengono pagate, per le bollette della luce e quelle telefoniche scadute, bisognerà pagare la mora. Qualcuno sostiene che la posta resterà chiusa fino al 16 ottobre. Insomma per noi pensionati una situazione insostenibile che può provocare manifestazioni di protesta. Non ne possiamo più, siamo una categoria che nessuno tiene in considerazione» è l'amaro sfogo degli anziani.
Gli fa eco un invalido civile: «A causa della chiusura non ho potuto riscuotere la pensione d'invalidità, non ho altre possibilità, e per fare la spesa ho dovuto chiedere i soldi ai miei figli, e per me è stata un'umiliazione. Ma chi non ha nessuno, a chi si deve rivolgere? Nessuno interviene per darci una mano».

Disagi anche per gli operatori turistici che denunciano, «da anni - dichiara il dottore Leuzzi operatore turistico impegnato a valorizzare il Borgo Antico, titolare di un'agenzia - lavoriamo per vendere e ristrutturare le case. Inoltre siamo impegnati a far arrivare turisti dall'Italia e dall'Europa, anche se molti cittadini americani hanno acquistato e ristrutturato le vecchie case. La chiusura della posta, non ci consente di inviare il materiale alle agenzie e pagare i bollettini. Questo paese, necessita di questo importante servizio, oggi invece la chiusura umilia i pensionati».

Anche il farmacista dottore Corigliano prende posizione e si rammarica sul come possono succedere questi disservizi, che bloccano la già limitata economia del paese. Antonio Procopio, giovane commerciante del luogo che gestisce un emporio e rivendita di tabacchi, accusa le istituzioni ad ogni livello per quanto succede a Badolato. «Quest'estate siamo stati penalizzati, infatti nel mese di agosto quando in paese c'erano emigrati e tantissimi turisti, l'ufficio è stato chiuso con danni notevoli alla popolazione.

A qualcuno ho dato le sigarette gratis, per non aver riscosso la pensione, ad altri su alcuni prodotti ha fatto credito in attesa del pagamento. Insomma non è possibile che si penalizzano i centri storici, dove vivono solo pensionati. Mi auguro che dopo il servizio televisivo sull'emittente Telejonio e sul "Il Quotidiano", il direttore provinciale intervenga subito perché la gente è esasperata». Alcuni giovani disoccupati che giocano nel bar a carte, denunciano il dramma che si vive nel paese.

«Molti di noi sono diplomati, abbiamo superato i 30 anni, non c'è lavoro neanche per fare il manovale, non possiamo formarci una famiglia, non abbiamo un posto di lavoro, viviamo alle spalle dei nostri genitori, e ci va bene perché in casa ci sono anche i nonni con la loro misera pensione. Stiamo valutando la possibilità di emigrare come hanno fatto i nostri genitori negli anni 50-60».

Da diversi anni a Badolato superiore vivono circa 400 pensionati, il paese si ripopola per le festività, Natale e Pasqua, per le feste religiose, in estate con emigrati ed turisti.

Le scuole materne, elementari e medie sono state chiuse, e i bambini costretti a spostarsi nelle scuole della marina, molti negozi hanno chiuso, sono rimasti soltanto una macelleria, un negozio di genere alimentare, due bar, la farmacia e il comune.

Questi commercianti coraggiosi, ci hanno dichiarato che se la situazione non cambierà, sono pronti a chiudere per trasferirsi in marina.

Un giornalista calabrese, alcuni anni fa, durante un suo reportag, girovagando per le vie del paese e nel vedere la maggioranza delle case chiuse, ipotizzò che Badolato rischiava, se la situazione non cambiava, di diventare un "Paese Fantasma". la gente ritiene che questa ipotesi è da scartare.
Il Borgo, per la sua struttura mediovale, con le sue 13 chiese, è meta continua di studiosi e turisti alla ricerca di case.

Di recente anche il giornalista Domenico Lanciano, che negli anni 90' lancio lo spot provocatorio "Badolato paese in Vendita" per richiamare l'attenzione delle istituzioni sull'abbandono dei centri collinari, di recente, ha lanciato alle istituzioni una serie di proposte per rivitalizzare il borgo.


Franco Laganà

Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it





Autore: Fausto

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