Inserita il 17/10/2006
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Dura nota dei Ds dell'ente montano
Isca- Il gruppo consiliare dei Ds costituitosi di recente presso la Comunità montana "Versante Jonico" di Isca, esprime seria preoccupazione per la totale stasi, per l'assenza di partecipazione e di iniziativa che caratterizzano, ormai da tempo, una maggioranza che sembra essere solo numerica, mancando alla base un serio collante programmatico ed essendo inesistente qualsiasi intesa politica.
I Ds in seno al consiglio dell'ente montano in una dura nota stampa sottolineano che «la Comunità Montana può e deve svolgere nel comprensorio un ruolo serio di coordinamento, di iniziativa politico-amministrativa, di collegamento con le popolazioni in essa ricadenti. Di tutto ciò nulla. Prevalgono nella maggioranza la logica dell'organigramma ed una strana concezione secondo la quale tutti, a prescindere dal colore politico al quale appartengono e che mantengono nel proprio Comune di origine, possono dichiararsi, in nome di un non ben definito bene comune, disponibili a ricoprire assessorati e cariche istituzionali, aderendo ad un progetto che, a dire il vero, non si vede».
I Ds sono critici anche in merito al programma che sta portando avanti la Comunità montana dove, continua il documento «non si parla di sviluppo della montagna, si tace su una problematica così importante quale l'ambiente, non esiste nessuna politica di collegamento mare-monti, che è la caratteristica fondamentale di questo territorio. Poche, spesso inesistenti e comunque inefficaci le iniziative sulle priorità di questo Comprensorio che soffre di mali antichi e nuovi e che non riesce a decollare.Il documento del Partito di Fassino tocca.
Anche temi importanti e vitali per il nostro territorio,riferendosi alla statale 106 dove è necessaria un'azione incisiva nei confronti del Governo centrale e di quello regionale, per ridiscutere il progetto di questa zona con le priorità della strada statale 106, pomposamente chiamata E90, e della ferrovia ionica, impressionante rudere di fronte ai progressi nel campo della viabilità italiana ed europea». Un documento concreto quello dei Ds che tocca anche la legge finanziaria 2007 che, a loro dire « apre alcune speranze in questo settore:« sarebbe opportuno che la Comunità Montana, svegliandosi da un sonno lungo e quasi comatoso, riprenda in mano l'iniziativa per discutere con i Consigli Comunali, con le popolazioni, con le forze sociali e politiche quello che dovrà essere il suo futuro.
Non si può vivere sempre di eredità e, soprattutto, non si può essere sempre preoccupati degli equilibri dell'organigramma senza la minima attenzione ai problemi reali.
Nell'ultimo Consiglio, i Ds (così come Rifondazione Comunista) avevano chiesto, con grande senso di responsabilità, al presidente Stagno di avviare una discussione, sulla situazione politico-programmatica dell'ente, anche in considerazione del fatto che in quella seduta entravano ben sette nuovi consiglieri.
Ci è stato detto di no e si è proceduto, senza esitazione alcuna, a nominare un assessore della cui elezione a consigliere della Comunità montana si era preso atto nella stessa seduta e ad eleggere il presidente del Consiglio della Comunità montana, entrambi, nei loro paesi di provenienza, espressione del centrodestra, mentre, come è noto, il presidente dell'Ente appartiene all'Udeur, che è nel centro-sinistra in un'infinità di enti locali, alla Regione Calabria, al Governo nazionale.Ci sembra che ci sia un po' di confusione!
Riteniamo che si debba fare chiarezza, partendo dai problemi dell'ente e misurandosi con le novità che, volenti o nolenti, ormai ci sono nel Consiglio della Comunità Montana. Ci rivolgiamo conclude il documento - ai partiti dell'Unione a livello provinciale e regionale, perché prendano atto della nuova situazione politica della Comunità montana e compiano i passi necessari affinché si ripristini un minimo di coerenza politica».
Giuseppe Ussia
Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it
Autore: Fausto
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