Inserita il 20/10/2006
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«La mia opinione è che si trattato di un segnale a chiarimento dell'altro incendio, per il quale io stesso mi ero espresso in forma dubitativa in merito all'origine dolosa o casuale. Altre volte a Badolato, in situazioni analoghe, si è voluto chiarire con un secondo incendio più chiaro la natura dolosa del primo».
Commenta così l'ennesimo atto intimidatorio subito il professore, Pasquale Andreacchio, che in virtù di tali intimidazioni tempo fa fu costretto a dimettersi da difensore civico del Comune. Una situazione allarmante in paese che certo non fa dormire sonni tranquilli a nessuno per questa recrudescenza della criminalità organizzata che a Badolato come a Vibo Valentia fa sentire forte il suo pesante respiro sul collo alle amministrazioni comunali.
Ma il sindaco di Badolato, Andrea Menniti così come il presidente del Consiglio, Salvatore Caminiti tengono duro e non intendono abbassare la guardia. «Non pensiamo minimamente a dimetterci, replica secco il sindaco- di fronte a simili atti vili che condanniamo. Abbiamo convocato per sabato alle 10 un consiglio comunale con all'ordine del giorno "Fatti di cronaca recente, ordine pubblico e situazione politico amministrativa- discussione"-
Questa amministrazione condanna e attacca la mafia conclude Menniti- per ripristinare la cultura della legalità e per riabilitare il paese. Noi combatteremo sul campo e per questo chiediamo aiuto alle forze dell'ordine, alla magistratura per la pace sociale in paese».
Amalia Feroleto
Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it
Autore: Fausto
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