Inserita il 06/11/2006
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Il capogruppo di "Uniti per la Rinascita", Gallelli, denuncia l'accaduto: «è un fatto senza precedenti»
BADOLATO - «Quanto accaduto a Badolato, in occasione del 4 novembre è un fatto senza precedenti. é una questione di stile e di correttezza istituzionale nell'esercizio delle proprie funzioni».
Ad affermarlo è il capogruppo di minoranza "Uniti per la rinascita di Badolato", Francesco Gallelli, che spiega come per la Festa del 4 novembre, «che deve considerarsi sempre bene prezioso e supremo per la giornata dell'Unità d'Italia» purtroppo, a Badolato «non c'è stata celebrazione, in attuazione di disposizioni pervenute agli amministratori dell'Arcobaleno dalla Prefettura di Catanzaro».
«Anche noi dell'opposizione, in ossequio alla Prefettura, - spiega - siamo rispettosi, ma negli altri paesi del comprensorio come mai le manifestazioni si sono svolte? Anche se nelle casse comunali non ci sono soldi, perchè non informare la cittadinanza con un manifesto pubblico di questo elementare esercizio democratico?».
Ed infatti la corona d'alloro che doveva essere deposta davanti alla lapide dei nostri cari caduti badolatesi è rimasta dal fioraio. «Nemmeno il fioraio sapeva nulla - sottolinea Gallelli - tanti i familiari dei nostri cari militari caduti nelle due Grandi guerre si erano recati alla cerimonia a rendere omaggio alle salme, ma hanno dovuto rientrare nelle proprie case, con uno stato d'animo di avvilimento, umiliati e offesi, apprendendo, con amarezza, la notizia che la cerimonia in onore dei caduti è stata rinviata, e nessuno li aveva informati».
«è una questione di stile su come si amministra la cosa pubblica e soprattutto - conclude - di correttezza istituzionale».
Franco Laganà
Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it
Autore: Fausto
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