Inserita il 08/11/2006
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Badolato. La denuncia di Gallelli
BADOLATO- «Quanto accaduto a Badolato, in occasione del 4 novembre è un fatto senza precedenti. è una questione di stile e di correttezza istituzionale nell'esercizio delle proprie funzioni". Lo afferma il capo gruppo di minoranza "Uniti per la rinascita di Badolato" Francesco Gallelli .
«Le mie,- precisa - vogliono essere soltanto riflessioni personali. Per il 4 novembre, che deve considerarsi sempre bene prezioso e supremo per la giornata dell'Unità d'Italia e della Festa delle Forze Armate, purtroppo, a Badolato non c'è stata celebrazione, in attuazione di disposizioni pervenute agli amministratori dell'Arcobaleno dalla Prefettura di Catanzaro. Anche noi dell'opposizione, in ossequio alla Prefettura, siamo rispettosi.
Ma negli altri paesi del comprensorio come mai le manifestazioni si sono svolte regolarmente? Come mai la Prefettura non li ha avvisati? Chi lo sapeva? Anche se nelle casse comunali non ci sono soldi, costava molto informare la cittadinanza con un manifesto pubblico di questo elementare esercizio democratico? O forse nella Giunta Menniti manca il settimo assessore? Ve lo cediamo noi dell'opposizione!, bastava chiederlo prima. Caro sindaco Menniti, istituisci ed affida una nuova delega all'informazione con compiti di cerimoniere.
Ora che le vendemmie sono terminate, ci chiediamo a chi pensate? O avete la testa fra le nuvole come Plutòne! La corona d'alloro che doveva essere deposta davanti alla lapide dei nostri cari caduti badolatesi è rimasta dal fioraio. Nemmeno il fioraio sapeva niente? Numerosi i familiari dei nostri cari militari caduti nelle guerre 1915/18 e 1940/45, come di consuetudine, si erano recati alla cerimonia per la Festa delle Forze Armate a rendere omaggio alle salme, ma hanno dovuto rientrare nelle proprie case, umiliati e offesi. è una questione di stile di amministrare la cosa pubblica e di correttezza istituzionale!
Per favore, cari amici e "Cavalieri dell'Arcobaleno", riposatevi, dormite e non vegliate, che avete lavorato troppo. Auguri!»
f.l
Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it
Autore: Fausto
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