Inserita il 07/01/2007
News
Il capannone è di proprietà della moglie dell'architetto Carniccio, del Comune di Soverato
è accaduto mentre si svolgeva la manifestazione contro le mafie
BADOLATO- Mentre a Soverato si svolgeva la manifestazione "Cento passi per il Sud liberato dalle mafie", organizzato dall'Associazione Metasud, a Badolato entrava in azione la criminalità organizzata .
Infatti è stato incendiato un capannone adibito a falegnameria. L'immobile, della società "Punto e Linea designer Srl" la cui rappresentante legale è la moglie dell'architetto Giuseppe Carniccio, responsabile dell'ufficio tecnico del comune di Soverato, è andato completamente distrutto dalle fiamme. Il capannone si trova in località Gallipari. Una zona isolata in aperta campagna alla periferia di Badolato Marina.
Accanto al capannone vi è l'abitazione del fratello dell'architetto, il professore Umberto Carniccio. Drammatico il suo racconto: "Erano circa le 18 e trascorrevo la serata suonando al piano, quindi non potevo sentire rumori all'esterno. Ad un tratto ho visto dei bagliori di fiamme che investivano gli infissi del balcone, mi sono subito precipitato all'esterno per cercare di spegnere le fiamme,. Ma il fuoco aveva già distrutto il capannone e le macchine ed i materiali che erano all'interno. Ho avvertito subito i vigili del fuoco che una volta sul posto hanno evitato che le fiamme si propagassero all'interno della casa».
Sul posto si portavano anche i carabinieri di Badolato e una volante della compagnia di Soverato, per accertare la dinamica dell'incendio. Considerando che il capannone era sprovvisto d'impianto elettrico, per cui viene escluso il corto circuito e l'ipotesi più attendibile rimane la pista di un incendio di natura dolosa. Versione questa confermata dall'architetto Carnuccio che ha appreso la notizia mentre si trovava a Soverato alla manifestazione contro la mafia. «Non ho dubbi sulla matrice dolosa dell'incendio, ha dichiarato il tecnico, sicuramente legata alla mia attività che svolgo al comune di Soverato.
Sono tranquillo e sereno in quanto nello svolgimento del mio lavoro, ho sempre operato nel rispetto della legalità. Ritengo il fatto di una gravità inaudita che deve far riflettere le istituzioni ad ogni livello, le coscienze civili e democratiche che si devono ribellare».
L'ennesimo episodio di criminalità investe ancora una volta la comunità badolatese. L'arsenale di armi trovate lo scorso anno in un magazzino di Badolato superiore, l'incendio delle due macchine e del portone di casa dell'ex difensore civico Pasquale Andreacchio, direttore del sito GilBotulino. Di qualche mese fa il ritrovamento di armi nascoste nei fori del muro esterno della chiesa del Monastero di S. Domenico nel centro capoluogo, gli otto colpi di pistola sparati alla porta d'ingresso della società turistica "Costa degli Angeli", furti nelle abitazioni.
Presi di mira alcune casette di campagna, dove sono stati rubati diversi maiali e altri animali. Tutti questi episodi preoccupano i cittadini che chiedono alle istituzioni un maggiore controllo del territorio, La necessità quindi di rafforzare l'organico delle forze dell'ordine. Ora, dopo l'ennesimo episodio di criminalità, sono in molti a chiedere la convocazione di un Consiglio comunale aperto per discutere dell'ordine pubblico.
Franco Laganà
Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it
Autore: Fausto
|