Depurazione l'ultimatum del sindaco di Isca

 

Inserita il 22/03/2007

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Oggi vertice a Catanzaro


ISCA SULLO JONIO - Tra i sindaci, gli amministratori, e le popolazioni del basso jonio soveratese, c'è molta attesa per l'incontro di oggi che si terrà a Catanzaro presso l'Ufficio del Commissario per l'emergenza ambientale sulle problematiche dei depuratori.

«Se da questo incontro non ci saranno risposte positive, ci precisa il sindaco di Isca Pierfrancesco Mirarchi, i sindaci che amministrano i 40 comuni da Guardavalle a Sellia, consegneremo le chiavi del comuni nelle mani del prefetto. Siamo pronti anche alla mobilitazione con le popolazioni, insieme al comitato di lotta coordinato dal dinamico Franco Nisticò. Sarà una lotta dura con blocchi stradali e ferroviari, e fino a quando non vedremo atti concreti, porteremo questa lotta fino in fondo. In Calabria, oggi, non c'è solo il caso del depuratore consortile di Isca, c'è un'emergenza ambientale per il mancato funzionamento di tutti i depuratori».

«Condivido, prosegue Mirarchi, le preoccupazioni e il forte richiamo del presidente della Provincia Michele Traversa, che preannuncia un collasso ambientale perchè non ci sono ne i tempi ne i termini per gestire questa grave situazione, che da qui a 100 giorni diverrà ingestibile. Più volte, come sindaci, abbiamo dato l'allarme su queste problematiche, ma dagli enti preposti non sono arrivati segnali positivi».

Lei portavoce dei sindaci del basso Jonio?
«Certamente, rappresentando i sindaci dei comuni di Guardavalle, S. Caterina, Badolato ed Isca, per queste problematiche ambientali, sono molto sensibile e porterò fino in fondo, con determinazione il problema. Devo dire anche che è stato prorogato il Commissario per l'emergenza ambientale, ma ad oggi dopo 60 giorni non c'è un commissario che ha il potere di firmare il provvedimento. Questo per noi è molto preoccupante pechè ci dimostra l'insensibilità e la disattenzione degli enti superiori verso i comuni. Noi sindaci non vogliamo pagare sulla nostra pelle l'inadempienze di chi è proposto a risolvere il problema».

Sindaco, lei ha fatto un appello al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero?
«Sì e dalle colonne del suo giornale, mi rammarico del poco interesse del presidente che non ha affrontato di petto queste problematiche. Il presidente deve andare a Roma, alzare la voce per trovare tutte le soluzioni possibili per fare una sanatoria, arrivare ad una soluzione definitiva, perché non si può pensare di far trascorrere un'altra estate d'inferno a noi amministratori con i rischi che non arrivano i turisti, penalizzando cosi gli operatori economici, le nostre coste, il nostro bellissimo mare».

Voi sareste disponibili a gestire in proprio il depuratore consortile di Isca, Badolato e S. Andrea?
«Si poteva fare, ma non certo adesso che sta per iniziare la stagione estiva, in quanto questa soluzione andava programmata con l'amministrazioni comunali. Ripeto, o dalla riunione arrivano risposte positive, oppure sarà lotta ad oltranza».

Intanto, c'è da dire, che la situazione del depuratore consortile di Isca, non offre garanzie di funzionamento continuo, spesso gli scarichi inquinano il fiume Gallipari, che poi sbocca al mare, si distrugge la fauna, e l'aria diventa insopportabile. Inoltre i continui furti delle pompe di sollevamento, provocano il blocco dell'impianto con tutte le conseguenze per la fuoriuscita di liquame fognario».


Franco Laganà
Tratto da:www.ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

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