Inserita il 30/03/2007
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BADOLATO- Ha destato enorme preoccupazione fra i cittadini di Badolato e del comprensorio del Soveratese, l'arrivo di migliaia di lettere da parte dell'Agenzia del Territorio - ex Catasto. L'invito dell'agenzia è quello di fornire notizie circa lo stato delle unità immobiliari per regolarizzare la posizione delle case abitate e di quelle in costruzione.
L'obiettivo, sembra che sia quello di individuare eventuali mancate denunce di ultimazione delle case che comporterebbe un mancato, o errato pagamento dei vari tributi, all'ente comune attraverso l'Ici, ed allo Stato. Alcuni cittadini hanno evidenziato che la mancata regolarizzazione è principalmente dovuta alla grave situazione economica in cui versano le famiglie dei vari comuni calabresi, in quanto molti di loro erano emigrati, e rimettevano alle loro famiglie lo stipendio che percepivano lavorando in Svizzera e Germania. Nel comprensorio Soveratese, quelle somme venivano investite per iniziare a costruire una piccola e modesta casetta.
Tant'è che allo stato attuale le stesse abitazioni risultano ancora non ultimate se non per la parte dove vi abitano, altri hanno evidenziato che il mancato completamento delle abitazioni è dovuto alle spese che affrontano per far studiare i figli nelle varie sedi universitarie. Per queste tipologie di abitazioni i cittadini dovranno semplicemente comunicare lo stato di fatto dell'immobile.
Cosa diversa invece per coloro i quali fino ad oggi per svariati motivi, o non erano a conoscenza degli adempimenti, oppure volevano eludere eventuali tributi, oggi si vedranno costretti a nominarsi un tecnico e presentare la dovuta documentazione per come impartito dalla legge in cui si fa riferimento nella lettera. Questo, comporterà un aggravio economico alle casse familiari.
Nella lettera si legge: «Considerato il tempo trascorso, qualora i lavori di costruzione o di definizione siano stati ultimati, si invita a provvedere alla definizione della dichiarazione di accatastamento in esame. Si ricorda che la dichiarazione di variazione in catasto, ai sensi dell'art. 34-quinquies, comma 2, del decreto legge 10 gennaio 2006, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 9 marzo 2006, n. 80, deve essere presentata entro trenta giorni dal momento in cui le nuove costruzioni sono state ultimate e le variazioni si sono verificate.
L'omessa o tardiva dichiarazione è punita con la sanzione amministrativa il cui importo minimo è di 258 euro e quello massimo di 2.066 euro così come elevati dall'articolo 1, comma 336, della legge 30 dicembre 2004, n. 31».
Nel caso in cui i lavori non siano stati completati si potrà inviare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, come da schema allegato, in cui si attesti che l'immobile risulta, all'attualità, ancora in corso di costruzione - indicando il nominativo del tecnico responsabile delladirezione dei Lavori - o di definizione. nella lettera si legge ancora che «Si evidenzia che questo Ufficio effettuerà anche specifici controlli sopraluogo, a seguito di preavviso, per la verifica dello stato dell'immobile e/o rispondenza della dichiarazione rilasciata.
n caso di riscontro di immobile ultimato, si provvederà d'ufficio al perfezionamento dell'accatastamento con addebito dei relativi oneri come quantificati con la Determinazione del direttore dell'Agenzia del territorio del 30 giugno 2005 Pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 153 del 4 luglio 2005
f.l.
Tratto da: il quotidianodellacalabria.it
Autore: fausto
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