Il consiglio comunale ha approvato il progetto di recupero dei borghi

 

Inserita il 20/07/2008

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Divisi sulle barriere architettoniche
L’opposizione non vota la pratica per gli ascensori

di FRANCO LAGANA’

BADOLATO - Due episodi hanno caratterizzato i lavori del consiglio comunale di Badolato. Episodi che hanno evidenziato i forti contrasti tra la maggioranza “La Vale”, guidata dal sindaco Nicola Parretta, e la minoranza “Cuore per Badolato”. Il consiglio aveva approvato all'unanimità
l'accordo di programma fra i comuni di S.Giovanni in Fiore, Melissa, Falerna, S. Caterina dello
Jonio, Badolato, Guardavalle, Petrizzi, e l'associazione “Borghi antichi d'Italia”, per il progetto integrato, da presentare alla Regione Calabria.

La relazione era stata svolta dall'assessore Vincenzo Codispoti, che aveva evidenziato gli aspetti positivi del progetto, con ricadute di finanziamenti per migliore il centro storico. Anche il sindaco aveva evidenziato la positività del progetto, che va nella direzione di salvare i borghi. La minoranza, con gli interventi di Franco Nisticò, Tonino Parretta e Antonio Carioti, pur annunciando
il voto favorevole ha evidenziato la necessità di essere coinvolta nel predisporre le relative schede
del progetto. Il provvedimento è stato votato all'unanimità.

La prima sorpresa, si è verificata sulla discussione relativa all'approvazione del Piano per l'abbattimento delle barriere architettoniche agli edifici ubicati nella zona piano particolareggiato
“Località Ghetto”. In pratica si doveva decidere di istallare degli ascensori all'esterno dei fabbricati,
per favorire gli anziani e i disabili, in quanto le strutture abitative disposte su cinque piani disponevano solo di scale interne. Nel suo intervento, il sindaco Nicola Parretta, e l'assessore ai lavori pubblici, Vincenzo Codispoti, hanno illustrato il progetto, evidenziando la necessità, come previsto dalla legge, di abbattere le barriere architettoniche.

In particolare, i due esponenti della maggioranza precisavano che l'istallazione non avrebbe provocato impatti ambientali, e non avrebbe creato problemi alla viabilità. Precisavano anche, che l'amministrazione era intenzionata ad andare ad una riqualificazione di tutto il quartiere. Non erano dallo stesso avviso i consiglieri di minoranza, che con gli interventi di Carioti, Nisticò, e Parretta, pur ribadendo che il problema esiste, puntualizzavano che andavano rispettate le norme urbanistiche vigenti. A questo punto la discussione assumeva toni aspri e polemici, da qui la richiesta del sindaco di chiedere un parere tecnico al geometra del comune Pasquale Larocca, che confermava le valutazioni della maggioranza. Lo stesso tecnico, proponeva l'approvazione del punto in discussione, l'invio della delibera all'assessorato regionale dell'urbanistica per una presa d'atto, e la nomina di una commissione per progettare la riqualificazione del quartiere.

La proposta veniva fatta propria della maggioranza che la metteva ai voti. Ma la minoranza chiedeva la sospensione temporanea dei lavori per valutare la proposta. Al rientro in aula, il capogruppo Tonino Parretta, dava lettura di un documento, in cui venivano puntualizzati gli aspetti tecnici, di un provvedimento che secondo il loro punto di vista non poteva essere discusso, in
quanto era necessario modificare con una variante il Prg. «Noi – ha precisato Parretta - non siamo contrari al provvedimento,ma chiediamo il rispetto delle norme nazionali e regionali in materia urbanistica.

Se i cittadini hanno necessità di istallare l'ascensore, che presentano il progetto all'ufficio tecnico, e se le normative lo consentono possono ottenere l'autorizzazione. Per questi motivi non partecipiamo al voto ». Prima della votazione, il sindaco, dava una valutazione molto critica sul comportamento della minoranza. «Tutta la discussione preliminare - precisava il sindaco - è stata vanificata da un documento che era già stato elaborato in precedenza, che aveva l'obiettivo di votare contro un provvedimento legittimo, che va a sanare delle situazioni con l'abbattimento delle barriere architettoniche in favore di disabili e persone anziane, obbligata a raggiungere gli appartamenti al 5 piano attraverso delle scale interne.

Non ci meravigliano di questi comportamenti anomali della minoranza, che dopo aver chiesto i chiarimenti al tecnico comunale, si sono contraddetti presentando, un documento preconfezionato, che sicuramente va contro gli interessi di oltre 100 famiglie che abitano nel Ghetto ». Il provvedimento è stato approvato con i soli voti della maggioranza. Dopo il rientro in aula del gruppo di minoranza, il consiglio, su relazione dell'assessore Codispoti, ha discusso la lottizzazione “Chianti Monteranno” ditta Anna Paparo.

Dopo la relazione dell'assessore ai lavori pubblici Codispoti, e i chiarimenti del tecnico comunale, Pasquale Larocca, il consigliere di minoranza Antonio Carioti, contestava il provvedimento e in segno di protesta abbandonava i lavori del consiglio, mentre i suoi colleghi rimanevano in aula e votavano insieme alla maggioranza.

Tratto da www.ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

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