Badolato diventa un set fotografico e cinematografico

 

Inserita il 24/07/2008

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Vittoria Camobreco racconta la sua mostra


BADOLATO - Laura, Claudia, Sofia, Silvana, Ursula: ricordi legati ala leggenda della bellezza, al mito di un mondo fantastico come un cinema che non c'è più, ma che rimane sempre attuale, vivo, unico. E' così che la mostra fotografica “Cinema, Terra, Passione”, inaugurata nell'artistico Borgo di Badolato ha fatto rivivere queste straordinarie donne e attrici, quei loro films indimenticabili, simbolo di una società, di una storia non troppo lontana. Nello splendido scenario di Badolato Borgo, il cinema d'autore, il senso di appartenenza alla terra, il sentimento forte dell’uomo calabro, hanno affascinato il numerosissimo pubblico, visitatore della singolare quanto strepitosa rassegna fotografica, organizzata da Vittoria Camobreco e Anna Giannuzzi, una genovese doc innamoratasi della Calabria al punto da trasferirsi.

Vittoria Camobreco, animatrice turistica e culturale del nostro territorio, protagonista e soggetto delle fotografie.

Un sogno che si realizza con la mostra?

«Era un sogno che accarezzavo da tempo, quello di trasferire nel nostro territorio le immagini dei più bei film degli anni '50, '60, '70, decontestualizzando l'ambiente classico nel quale le pellicole furono girate attribuendone le nostre locations. Il risultato è stato magnifico a dimostrazione che la nostra terra è un set a cielo aperto, uno scenario ideale per coltivare l'idea di fare cinema»

Lei è protagonista di un film che si sta girando a Badolato Borgo, ed in altri centri del comprensorio.

«Certo, una delle mie più grandi passioni che oggi riesco ad appagare grazie anche ad un film “La zia d'America” per la regia di Maurizio Paparazzo, prodotto da Mondialvideo di Chiaravalle. Adoro il cinema senza orpelli e scolasticismi, strani e giganteschi aggeggi, costosissime tecniche, mi piace fermare la scena quando il sole comincia a scemare per tornare il giorno dopo, alla stessa ora, nello stesso istante, per la stessa luce. Me lo ha insegnato Paparazzo, il regista più raffinato che c'è”.

f. l.

tratto da: ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

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