Inserita il 13/08/2008
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Scarica di pallettoni per Cosimo Ierinò
Doveva essere una tranquilla giornata di lavoro come tutte le altre in attesa dell’arrivo del ponte di Ferragosto che avrebbe così consentito di prolungare le giornate di riposo almeno un giorno in più del solito, ma così non è stato per un
operaio di 39 anni. Cosimo Ierinò – questo il nome della vittima - ieri sera intorno alle 17, 30 circa è stato raggiunto da alcuni colpi, esplosi da un fucile caricato a pallettoni.
Per lui non c’è stato niente da fare. Gli operatori del 118 non hanno potuto evitare il peggio. In quel momento Ierinò che faceva il ruspista presso il porto turistico “Le bocche di Gallipari” a Badolato aveva da qualche minuto terminato il suo turno di lavoro come faceva ogni giorno. Il tutto si è verificato nel giro di pochi minuti nei pressi del bar che si trova all’interno del porto. Ierinò era appena entrato nella sua autovettura (una Volkswagen Polo di colore grigio) e si stava per accingere a mettere in moto la sua macchina per prendere la via di casa.
Da quanto è dato apprendere sembrerebbe che un uomo (ma non è escluso che abbia agito più d’una persona) si sia
avvicinato a piedi accanto all’auto di Ierinò che in quel momento si trovava seduto sul lato guida. Ierinò, originario di Stignano, piccolo centro in provincia di Reggio Calabria, era sposato e subito dopo quanto accade, sul posto arriva pure la
moglie che giunta sul luogo del delitto accusa un malore e viene soccorsa dagli operatori del 118: sul posto arriva, in preda al dolore, pure il padre della vittima.
Sul luogo dell’assassinio giungono anche i carabinieri dell’Arma del comando provinciale con il colonnello Claudio D’Angelo assieme ai colleghi della compagnia di Soverato guidati dal capitano Giorgio Broccone, oltre al magistrato di turno, Alessia Miele ed al medico legale Giulio Di Mizio. Gli investigatori effettuano fino a tardi i primi rilievi mentre i pescatori attendevano per andare a lavorare e non era consentito loro di prendere possesso delle proprie imbarcazioni.
Partono subito le indagini dei carabinieri i quali pare abbiano già acquisito i filmati delle telecamere a circuito chiuso presenti nella zona del porto, nella speranza di trovare elementi utili. Sull’attività investigativa ogni ipotesi viene tenuta al vaglio dagli inquirenti anche se questi ultimi mantengono il più stretto riserbo. Da ambienti investigativi filtra comunque la notizia secondo cui non sarebbe da escludere che l’omicidio dell’operaio possa essere collegato a una vendetta maturata negli ambienti della criminalità.
Tratto da Calabriaora.it
Autore: Fausto
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