Badolato, grande successo per le due commedie in dialetto portate in scena dalla Compagnia

 

Inserita il 03/09/2008

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Dilettanti sul palco con la “Tre torri”

BADOLATO - Hanno riscosso un notevole successo di pubblico le due commedie portate in scena dalla Compagnia teatrale “Tre Torri” di Badolato, del regista Totò Scoppa. Gli attori, tutti del luogo e dilettanti, si sono esibiti anche nei comuni del comprensorio del soveratese e chiaravallese.

A Badolato Marina è stata rappresentata la commedia inglese in tre atti “La zia di Carlo” , scritta nel 1892, mentre a Badolato Borgo la commedia in due atti, in dialetto badolatese, “U vogghju, u vogghju e rhu vogghju”.

Soddisfatto per il successo il regista Antonio Scoppa, che ricopre anche la carica di presidente della compagnia. «Sul successo delle due commedie non avevamo dubbi – sottolinea con soddisfazione Scoppa – considerando che in alcuni centri del comprensorio avevano visto la presenza del pubblico delle grande occasioni e numerosi turisti.
Consentitemi di ringraziare tutti gli attori e i tanti giovani che collaborano per programmare le nostre commedie. Tutti noi affrontiamo enormi sacrifici rispetto agli impegni familiari e al tempo libero. Lo facciamo con passione perché amiamo il teatro, che favorisce l'aggregazione sociale».

Sulla gestione del Centro Polifunzionale e l’intenzione di utilizzarlo, il presidente spiega che «la gestione ci è stata assegnata dal Commissario prefettizio, Sebastiano Cento, una persona eccezionale che ama il teatro. L'attuale amministrazione, guidata dal sindaco Nicola Parretta, ci ha dato la massima disponibilità per migliorare la struttura, che necessita di interventi di una certa rilevanza. La struttura potrà essere utilizzata non solo per fare teatro, ma anche per convegni vari, concerti, manifestazioni organizzate dalle varie associazioni, nel rispetto della salvaguardia dell'immobile.

Tutti noi abbiamo messo a disposizione le nostre professionalità, lavorando per sistemare il tetto, pitturare i locali e altri interventi. I contributi che ci vengono dati dalle istituzioni e per le rappresentazioni in piazza li utilizziamo per migliorare il nostro patrimonio scenico. Spesso tutti i componenti della compagnia ci ritroviamo per stare insieme con le nostre famiglie consumando una pizza, e programmare la nostra attività. Devo ringraziare gli sponsor che ci sono vicini, e i nostri emigrati in Svizzera che ci hanno invitati a rappresentare alcune nostre commedie».

Ritornando alle due commedie, la “Zia di Carlo” ha visto protagonisti due giovani studenti inglesi innamorati di due ragazze con un tutore molto severo. Un intreccio di vicende grottesche con continui colpi di scena per il mancato arrivo della zia d'America.

La commedia in dialetto Badolatese “U vogghju, u vogghju, erhu vogghju” , è uno spaccato della vita di due famiglie badolatesi molto umili degli anni 50. Un matrimonio contrastato tra due giovani che si amano, lei molto bella con una discreta posizione economica, lui e i suoi familiari con qualche difetto fisico. Ma, alla fine, Peppino, il papà di Rina, cede sotto le insistenze della moglie, e per salvare l'onore della famiglia dopo la fujitina, della figlia, è acconsente il matrimonio.

Questo il cast degli attori delle due commedie: Pasquale Saraco, Salvatore Stallo Bruno Leuzzi, Matteo Villani, Giuseppe Gallelli, Angela Lentini, Rosanna Parretta Nicola Lentini, Concetta Gallelli Vittoria Papalei - (La zia di Carlo).

Vincenzo Piperissa, Caterina Valenti, Raffaella Celia, Bruno Leuzzi, Felice Lopilato, Vincenzo Femia, Salvatore Passafaro, Caterina Martello Vittoria Piroso, il cane Camillo - (U Vogghju). Fonici: Massimo Criniti- Francesco Gallelli; Collaboratori di Scena: Margherita Pultroone - Simona Scoppa ; Parrucchiera: Giusy Gerace; Truccatrice: Anna Guido. Costumista: Simona Scoppa. Scenografia: : Totò Scoppa- Salvatore, Antonio, Francesco Passafaro

f. l.

tratto da ilquotidianodellacalabria.it


Autore: fausto

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