Sequestrate ottanta piante di canapa indiana

 

Inserita il 14/09/2008

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Badolato. La piantagione era in località Cuturella


di FRANCO LAGANA’
BADOLATO - I carabinieri della locale stazione al comando del maresciallo Pietro Antonio Quaresima, con il supporto del Nucleo Operativo della Compagnia dei Carabinieri di Soverato, hanno scoperto, sequestrato e distrutto, una piantagione di canapa indiana.

Da tempo le forze dell'ordine avevano intensificato il controllo del territorio del basso jonio soveratese, per stroncare sul nascere lo spaccio di droga, ricavato dalle piantagioni, molto fertile per gli spacciatori in contatto con i giovani che fanno uso di sostanze stupefacenti. Da indiscrezioni sembra che le 80 piante di un'altezza di circa un metro, erano pronte per l'essicazione.

La piantagione, è stata individuata in località “Cuturella”, una zona impervia ai confini tra i comuni di Badolato ed Isca, lungo il percorso del Fiume Gallipari. Forse il gruppo che gestiva la piantagione, preoccupato per la presenza di elicotteri utilizzati per spegnere gli incendi nella zona, ha pensato di essere stato scoperto: da qui la decisione di abbandonare la piantagione, per farvi ritorno successivamente e procedere alla raccolta.

Ipotesi che saranno al vaglio delle forze dell'ordine. I carabinieri, guidati dal maresciallo Quaresima, hanno dovuto camminare per oltre un'ora a piedi per raggiungere la località dove si trovavano le piante di canapa. Una volta sul posto, hanno rinvenuto 80 piante, e tutto il materiale usato per irrigare la piantagione prelevando l'acqua dal fiume.

Dopo i rilievi del caso, e il relativo sequestro, alcune piante sono state inviate alla sede del
Reparto Speciale Lass dell'arma di Vibo, per essere sottoposte ad esami chimici di laboratorio, le altre sono state distrutte sul posto.

Intanto, ieri le forze dell'ordine hanno effettuato dei controlli nelle abitazioni di elementi che in passato sono stati coinvolti nello spaccio della droga. Non è da escludere che nei prossimi giorni si possa raggiungere ad individuare sia il proprietario del terreno, che i soggetti che gestivano la piantagione.

In passato piantagioni di Canapa indiana sono state scoperte nei territori montani di Guardavalle, S. Caterina, Badolato e Isca. Un forte colpo quindi è stato inferto alle organizzazione mafiosa, delle coltivazioni di canapa indiana.

Tratto da: ilquotidianodellacalabria.it


Autore: fausto

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