Ermocida e Corrado due “figli” illustri

 

Inserita il 15/09/2008

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Badolato, suggestivo borgo medievale della costa jonica catanzarese, per la storia politica e sociale che negli anni lo ha caratterizzato, è uno dei paesi calabresi più conosciuti al mondo. Nell’acronimo Oasi, ovvero: ospitalità, accoglienza, solidarietà, integrazione sono racchiusi i valori e le peculiarità intrinseche dei suoi abitanti che gli hanno procurato una pubblicità senza precedenti.

E in effetti, agli occhi di molti sventurati, la comunità badolatese è apparsa come un’oasi nel deserto. È stato così per i terremotati della città di Acerra che vi hanno trovato asilo dopo il tremendo sisma del 23 novembre 1980. Per i ragazzi della comunità “Mondo X” che lavorando e pregando nel convento di Santa Maria degli Angeli, sono riusciti ad uscire dalla tossicodipendenza.

Per i profughi africani che vi hanno trovato scampo dalle dilanianti guerre civili. Per i profughi del Kurdistan, del Kosovo, dell’Afghanistan. Ma anche per coloro (particolarmente cittadini elvetici, austriaci, tedeschi, statunitensi oltre a tanti altri italiani) che scappati dal caos cittadino, a Badolato hanno scoperto il loro paradiso. Un eden che molto prima, tanti badolatesi hanno disperatamente cercato emigrando nelle Americhe, in Svizzera e in Australia per sfuggire alla miseria e ai cataclismi. Là, in un ambiente totalmente diverso dalla propria terra, con costanza e sacrifici, hanno imparato la lingua locale e lavorando alacremente, sono riusciti a farsi valere e rispettare, sino nella
maggioranza dei casi, ad integrarsi pienamente nella nuova realtà sociale.

Al punto che i loro figli e nipoti, cittadini a pieno titolo di quei paesi, occupano adesso posti di rilievo in campo politico, economico, sociale ed artistico che qui in Italia, difficilmente sarebbero riusciti a conquistare. Ma nonostante essi abbiano dovuto affermarsi lontano dalla patria d’origine, mai hanno rinnegato le proprie radici, anzi, in ogni occasione le ricordano. È il caso di Maria Lorena Paula Ermocida, forse la più grande ballerina di tango
argentino, ballo da lei definito: “vita in forma di danza”.

Una danza molto particolare in cui si armonizzano egregiamente precisione, eleganza, sensibilità e ogni altra emozione. Lorena che è nipote del badolatese Vincenzo Ermocida,
emigrato alla fine degli anni Venti in Argentina, ha iniziato la sua meticolosa preparazione artistica studiando la danza classica e in seguito, quella contemporanea per poi passare nel 1988 al tango argentino. Al successo è pervenuta nel 1997 insieme al partner Osvaldo Zotto. Da allora hanno ballato in tutto il mondo partecipando a numerosi spettacoli e riscotendo sempre il favore del pubblico. Hanno lavorato per la Rai, sono stati chiamati dalla "Hollywood Bowl Orchestra Sinfonica", di Los Angeles. Hanno partecipato ai più importanti festival del mondo di tango, tenutisi a Madrid, Granada, Roma, Ginevra, Torino, Bologna, Amburgo, Hannover, Parigi, Miami e Buenos Aires.

Dal 1999, sono parte integrante dell’acclamato spettacolo itinerante del cantante Julio Iglesias, esibendosi così nei più importanti teatri del mondo come il "Metropolitan Opera House" di New York, e ricevendo importanti riconoscimenti internazionali. «Nonno Vincenzo mi parlava spesso con nostalgia di Badolato, un paese che ha sempre portato nel cuore. – Ha recentemente confidato Lorena ad un amico – E mentre rievocava episodi e luoghi della sua giovinezza, gli si riempivano gli occhi di lacrime. Tanti dei fatti da lui narratimi sono scolpiti nella mia mente. È come se io li avessi vissuti in prima persona. Mi piacerebbe visitare Badolato.

Speravo di farcela quest’estate, quando con Osvaldo siamo venuti in Italia. Purtroppo per i molti impegni di lavoro non è stato possibile. Chissà in futuro! - Ha concluso Lorena Ermocida ». Un altro prestigioso personaggio internazionale d’origine badolatese è Gabriel Corrado, noto attore di telenovelas, oltre che cantante e presentatore. Il suo vero nome è Andrès Andreacchio tramutato in quello d’arte Corrado, preso dal cognome della madre , un’ex insegnante molto stimata. Nato a Buenos Aires il 12 dicembre 1960, Gabriel iniziò la sua carriera d’attore delle telenovelas nel 1982 debuttando con “Pantaloni blu”, ma giunse alla notorietà solo cinque anni dopo con un ruolo da protagonista nella telenovela “Voglio morire domani”.

Da allora, è stato un susseguirsi di successi. Infatti, le telenovele da lui interpretate insieme alle regine delle telenovelas Luisa Kulliok, Grecia Colmenares, Andrea Del Boca e a colleghi del calibro di Jorge Martinez, sono seguitissime in tutti i paesi del mondo. “La donna del mistero”,“Amandoti”, “Perla Nera”, “Zingara”, “Manuela” sono tra quelle indimenticabili. Nel 1994 intraprese brillantemente la professione di presentatore conducendo il programma “Viva gli sposi”. In seguito, condusse una serie di altri programmi televisivi molto apprezzati dalla critica e dal pubblico. Inoltre, in diverse occasioni, si è esibito come cantante arrivando ad incidere alcune canzoni con Patrizia Rossetti, famosa conduttrice e attrice che nel 1994 lo aveva ospitato nel suo programma “Buona giornata”.

Nel corso di quella puntata, Gabriel Corrado intervistato dalla Rossetti, rivelò con orgoglio le sue origini affermando che il padre, Pasquale Andreacchio, era nato a Badolato, paese che fu costretto ad abbandonare in seguito all’alluvione del 1951 per cercare fortuna in Argentina.

Pietro Cossari
Tratto da calabriaora.it


Autore: fausto

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