Il sindaco scrive al prefetto: siamo trasparenti

 

Inserita il 22/10/2008

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Antonio Parretta, capogruppo consiliare d’opposizione di “Cuore per Badolato”, nei giorni scorsi aveva scritto una lettera al prefetto di Catanzaro per portarlo a conoscenza dell’ingiustificabile comportamento tenuto dall’amministrazione, definendola arrogante e spregiudicata per non aver risposto alle sei interrogazioni formulate dalla minoranza.

Dal canto suo, il sindaco di Badolato, Giuseppe Nicola Parretta, che in una conferenza stampa, lo aveva già annunciato, ha scritto anch’egli al prefetto per dare la sua versione dei fatti. «Al fine di eliminare ogni possibile equivoco, - scrive il primo cittadino - ed evitare a lei un inutile dispendio di energia, tento con la presente di fornirle i necessari chiarimenti, confermandole comunque, la mia più ampia disponibilità ad essere da lei sentito personalmente.

Premetto che la prima qualità che contraddistingue l’attuale amministrazione è la massima trasparenza; da ciò il fatto che, sin dal primo giorno di insediamento, mai si è svolta in Comune alcuna riunione a porte chiuse. Chiunque abbia voluto parteciparvi, o assistervi, è
stato sempre ben accolto ed ha potuto avanzare proposte e suggerimenti. Tutti gli atti sono stati sempre a disposizione dei consiglieri e dei cittadini» precisa il sindaco.

Per un’ulteriore chiarezza, il capo dell’amministrazione riporta nella lettera, l’art. 17 del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale in cui è esplicitato che le interrogazioni si possono porre al sindaco o agli assessori e non al presidente del consiglio, come invece aveva inizialmente fatto il capogruppo dell’opposizione, che ciononostante, nel civico consesso del 27 settembre, (consiglio durante il quale è stato approvato con il voto favorevole della minoranza, il riequilibrio di bilancio che tra l’altro evidenziava pure le spese oggetto delle interrogazioni) aveva ricevuto le relative risposte.

«Ho ritenuto doveroso illustrarle l’intera situazione – conclude il sindaco – onde impedire che atteggiamenti ostruzionistici e disfattisti potessero trasformare gli autori degli stessi in martiri di un despota e di un arrogante».

Pietro Cossari
Tratto da calabriaora.it


Autore: fausto

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