Inserita il 27/11/2008
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BADOLATO -L'Università dei Popoli di Badolato, e di Agnone, in provincia di Isernia, che ha come magnifico rettore lo storico Antonio Gesualdo, ha inviato una lettera ai presidenti
delle amministrazioni provinciali di Chieti e di Catanzaro, nonché agli arcivescovi delle rispettive diocesi e ai sindaci dei comuni interessati, affinché si realizzi un gemellaggio tra le due Province «Un gemellaggio - ci precisa il giomalista, Mimmo Lanciani, dell'Universitàà dei Popoli, -basato principalmente su due fatti storici assai importanti. Il primo riguarda la deportazione, proprio nell'attuale territorio delle province di Chieti e di Isernia-Campobasso) di gran parte dell'antico popolo dei Bruzi, che abitavano l'attuale Calabria centrale, da parte dei Romani vincitori nel 202 a.C. a Crotone su Annibale di cui i Bruzi erano unici alleati.
Tant’ è che il nome della regione Abruzzo pare che derivi, secondo alcuni storici come Giovanni Balletta, proprio dal Bruzio, "a Bruttio venio". vengo dal Bruzio, come dicevano quegli schiavi che hanno importato nel Sannio abruzzese- molisano la cultura della Magna Grecia, realizzando tra queste montagne i loro teatri e i loro templi. Lo stesso paese di Schiavi di Abruzzo ne dovrebbe essere stato l'epicentro di quegli schiavi bruzi, come è stato trattato in alcune pubblicazioni storiche e in un apposito recente convegno presso i Templi Italici curato da un'associazione culturale locale»
Lanciano, lei fa riferimento ad un'altro episodio storico?
«“Certo, un episodio di notevole importanza che consiste nella presenza di otto monaci calabresi sulle falde della Maiella, montagna sacra d'Abruzzo, nella seconda metà del decimo secolo. Infatti, provenienti da un convento di Taverna, paese della Pre-Sila catanzarese, per sfuggire alla cattura dei musulmani che avevano invaso la Calabria Jonica verso l'anno 950, gli otto monaci fecero già in vita tanti e tali miracoli e prodigi che le popolazioni di alcuni paesi abruzzesi li vollero come "pratroni" e dove sono tuttora festeggiati. Uno di questi paesi, Palena, dove nasce il fiume Aventino, ha come patrono il santo monaco Falco, ed è gemellato con Taverna. Adesso si tratterà di estendere alle rispettive province tale gemellaggio che c'è già dal 2001»
All'Università dei Popoli sono convinti che, se si scaverà nella storia dei due territori calabro - abruzzesi, si troveranno altri fatti storici che uniscono molto significativamente le province di Chieti e di Catanzaro e che, quindi, giustificano ampiamente tale gemellaggio come, ad esempio, giusto per fornire un altro riferimento, la non casuale presenza in numerosi paesi del catanzarese di famiglie con cognome "Lanciano" dalle quali partì l'iniziativa del "Lanciano Day" un evento che, come si ricorderà, fu realizzato il 30 ed il 31 agosto 2003, con particolare successo e curiosità anche internazionale”
f. l.
Tratto da ilquotidianodellacalabria.it
Autore: fausto
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