Inserita il 16/12/2008
News
Nel porto una carretta del mare si schianta sui massi
di FRANCO LAGANA’
Soltanto tra qualche giorno, si potranno valutare i danni provocati dal maltempo, vento, pioggia, e mareggiate, che da una settimana hanno flagellato i comuni del basso jonio soveratese.
Da Guardavalle a Soverato, si sono verificati, allagamenti di magazzini, tetti scoperchiati dal vento, alberi diventi, pali della linea telefonica danneggiati, tabelle stradali e cassonetti della spazzatura spazzati via, in alcuni tratti della statale 106, sono stati allagati, altri, invasi da fango e terriccio, frane sulle strade interpoderali.
Un vero bollettino di guerra, ma non finisce qui: le mareggiate, che hanno flagellato il litorale jonico, con onde alte diversi metri, hanno provocato ingenti danni alle strutture balneari. Danni anche nel porto, “Bocche di Gallipari” di Badolato, con la caduta di un muro frangionde di circa 100 metri, che ha provocato l'innalzamento del livello dell'acqua, con danni alle barche ormeggiate. danni anche a una “carretta del mare”, che si era arenata lo scorso anno sulla costa jonica, e che era stata ormeggiata provvisoriamente nel porto.
E ancora, il forte vento ha rotto le catene dell'ormeggio, e la nave, è andata a schiantarsi a 500 metri di distanza, sui massi all'interno del porto. Sulla statale 10e, all'uscita nord di S. Andrea, la tempestività di un automobilista di passaggio, che ha segnalato la caduta di un pino secolare ha evitato incidenti ai mezzi in transito.
Sul posto, i carabinieri di Sant’ Andrea, e gli operai dell'Anas, che hanno provveduto al taglio dell'albero. Il traffico è rimasto bloccato nelle due direzione fino al termine dei lavori. Allagamenti, anche sul lungomare di Isca, con danni alle strutture balneari, mentre la mareggiata ha fatto cadere una parte del muro di cinta del campeggio “Mimosa”. Disagi per gli abitanti sotto ferrovia di S. Sostene Marina, costretti, a causa della chiusura del passaggio a livello da circa un anno, a raggiungere in macchina il cento abitato, attraversando il fiume “Melis”, in questo periodo in piena.
Su questo problema, nei giorni scorsi, il sindaco Luigi Aloisio, ha scritto al prefetto di Catanzaro, e alle Ferrovie dello Stato, per la riapertura del passaggio a livello. Ieri, il timido sole, potrebbe essere un segnale di fine emergenza di questo flagello atmosferico, che ha messo in ginocchio il basso jonio soveratese.
Tratto da ilquotidianodellacalabria.it
Autore: fausto
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