Inserita il 14/01/2009
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Il riconoscimento va a quattro personaggi calabresi tra cui il cantante Reitano
ISERNIA Per il carattere simbolico della “manifestazione della luce” intesa pure come identità delle origini, non ci poteva essere giornata migliore dell’epifania, 6 gennaio, per l’assegnazione dei Premi 2009 “I Giganti della Calabria” da parte dell’associazione culturale “Amici della Calabria” del Molise con sede in Isernia, di cui è presidente l’avvocato Francesco La Cava.
Ideato dal giornalista-scrittore Domenico Lanciano, tale premio si ispira ai cosiddetti “Giganti della Sila” cioè a quegli alberi che, alti fino a quaranta metri, si stagliano assai vigorosamente, maestosamente e con grande stile su tutti gli altri nella riserva naturalistica
sita prevalentemente nel comune di Spezzano della Sila (in provincia di Cosenza). I quattro personaggi, cui è stato assegnato tale premio nella sua prima edizione, sono come questi alberi giganteschi che spiccano e si distinguono per le loro opere e le loro attività a favore della Calabria cui danno prestigio in Italia e nel mondo, come si legge nelle motivazioni evidenziate nella pergamena del riconoscimento.
Un riconoscimento che intende diventare, anno dopo anno, un vero e proprio “premio nobel calabrese”. Ma chi sono “I Giganti della Calabria” per l’anno 2009? Eccoli in ordine alfabetico: Antonio Gesualdo, Otello Profazio, Nicola Provenzano e Mino Reitano. Antonio Gesualdo di Badolato (Catanzaro), 73 anni, si è dedicato agli studi di alta cultura fin da ragazzo, in modo rigorosamente certosino e quindi tanto fruttuoso quanto originale.
Spirito rinascimentale, umanista universale, grande viaggiatore, eccellente bibliofico (la sua biblioteca è una delle più ricche e specialistiche d’Italia), storico noto a livelli internazionali (ha al suo attivo parecchie pubblicazioni, alcune scritte direttamente in francese), critico letterario e d’arte, brillante conferenziere, direttore della rivista araldica calabrese, magnifico rettore dell’Università dei Popoli, Antonio Gesualdo ha già in fase di stampa una monumentale “Storia di Badolato (1080- 2009)” ed entro il 2010 uscirà in due grossi volumi la sua “Storia della Calabria”.
Otello Profazio è nato a Rende (Cosenza) nel 1934, ma da sempre vive a Pellaro di Reggio Calabria. Viene definito il “principe dei cantastorie” non soltanto perché egli stesso è cantautore di testi popolari, ma pure perché è uno dei più importanti ricercatori italiani di etnomusicologia. Numerose e ben note le sue trasmissioni radiofoniche Rai a livello nazionale, quanto mai prezioso il suo enorme archivio sonoro (di cui una importante parte è disponibile in un apposito centro a Camigliatello Silano). Ha registrato e studiato, in pratica, quasi tutti i canti popolari italiani, specialmente quelli meridionali e in particolare quelli di Calabria e Sicilia. Ha scritto numerosi libri, migliaia sono i paesi italiani dove ha portato e continua a portare le sue canzoni ed è sempre tanto richiesto dai nostri emigrati in ogni angolo del mondo. E’ un ricercatore, uno studioso, un artista e un intellettuale che le altre regioni ci invidiano.
Nicola Provenzano, 83 anni, è stato docente e preside nelle scuole. In Soriano Calabro (Vibo Valentia) ha fondato e dirige con grande dedizione, presenza ed amore (nonostante la sua anzianità che avrebbe ben potuto dedicare al meritato riposo) la Biblioteca Calabrese, ovvero il centro socio-culturale più importante per i calabresi residenti dentro e fuori i confini regionali ma anche per chiunque nel mondo voglia attingere alla memoria storica e letteraria della Calabria. Nicola Provenzano dà vero e prestigioso lustro alla cultura calabrese, è punto di riferimento sicuro, cordiale e generoso ed è anche animatore del semestrale bibliografico “Rogerius” dove pubblica saggi storici di estremo interesse.
Ha, inoltre, dato alle stampe preziose raccolte di poesie e opere di narrativa. Mino Reitano è il calabrese più popolare ed è anche il calabrese che più di tutti gli altri calabresi famosi evidenzia in tutte le maniere le sue origini tanto che ha voluto rendersi ambiasciatore della Calabria nel mondo. Artista poliedrico e cantante dalla voce possente, autore di canzoni portate al successo pure da altre celebrità come Mina e Ornella Vanoni, attore e scrittore, Mino Reitano resta il volto sorridente e semplice di quella Calabria, nonostante tutto, ancora ricca di valori generazionali, specialmente familiari, il cui culto viene mantenuto anche in lontane terre di emigrazione.
L’ideatore del Premio “I Giganti della Calabria” Domenico Lanciano e l’avvocato Francesco La Cava, presidente dei Calabresi residenti in Molise, intendono coinvolgere per il 6 gennaio 2010, cioè per la seconda edizione della manifestazione, quante più istituzioni nazionali possibile (come lo stesso comune di Spezzano della Sila, dove ci sono gli alberi più alti del Parco Nazionale, o come il Corpo Forestale dello Stato, ecc.), istituzioni ed enti locali e regionali della Calabria affinché l’appuntamento dell’Epifania costituisca ogni anno un vero grande e significativo evento, la cui eco possa raggiungere soprattutto i calabresi residenti in ogni parte del mondo, ma possa essere un messaggio positivo pure per il resto d’Italia. Inoltre, per individuare “I Giganti della Calabria” da premiare ogni anno, gli organizzatori chiederanno la collaborazione della stampa calabrese e di altre presenze territoriali, affinché i designati vengano scelti dirattamente dalla gente.
Domenico Lanciano
Tratto da calabriaora.it
Autore: fausto
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