Inserita il 14/01/2009
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La replica alle accuse del responsabile della sezione, Pasquale Rudi
La denuncia di un giovane che si era rivolto alla sede locale
di FRANCO LAGANÀ
A Badolato è polemica tra una famiglia del luogo, e il responsabile della Croce Rossa Italiana, Pasquale Rudi.«Avendo mia madre dei problemi fisici, molto gravi - ci dichiara il figlio, Antonio Stefanelli- dopo le visite in ospedale, avevo chiesto, direttamente all' autista dell'ambulanza della sede Cri di Badolato l'intervento per il trasporto dall'ospedale di Soverato a Badolato di mia madre. In quanto non era in grado di essere trasportata con un altro mezzo, a causa di una frattura ad una vertebra. Lo stesso autista, mi dava la disponibilità.
Per alcuni ritardi accaduti all'ospedale, successivamente ho contattato direttamente con il cellulare il responsabile Pasquale Rudi, il quale mi ha negato l'utilizzo dell'ambulanza, sostenendo che era guasta. Un fatto gravissimo questo, che si commenta da solo. Nelle settimane successive, dovendo mia madre ritornare a visita di controllo all'ospedale di Soverato, mi sono rivolto di nuovo alla Cri di Badolato. Questa volta, dopo dieci minuti di tentativi, mi è stato riferito che l'ambulanza per il giorno in questione era già prenotata, dovendo trasportare un altro paziente al Presidio ospedaliero di Germaneto.
Visto i precedenti, e non fidandomi di quanto mi era stato riferito, sono andato di persona a controllare se effettivamente l'ambulanza avrebbe dovuto effettuare quel trasporto. E con somma meraviglia, ho constatato che l'ambulanza sembra non essersi proprio mossa dal parcheggio antistante la sede della stessa Cri. Ma la telenovela, non era ancora finita, perché giorno 16 dicembre, mia madre è stata trasportata in ospedale a Soverato dal Suem 118, per un attacco convulsivo.
Dopo le visite di routine è stata dimessa. Un dottore del pronto soccorso di Soverato, ha chiamato direttamente il responsabile, Pasquale Rudi, ma l'ambulanza per la terza volta non era disponibile».
«Ma come è possibile - ha concluso il giovane - tenere un servizio di questo tipo che visto come vanno le cose, sembra non funzionare proprio per niente, con conseguenze negative per gli ammalati. Tengo a precisare , che relativamente ad una lettera anonima, fatta circolare per il paese, il sottoscritto è completamente all'oscuro di tutto.
In effetti, come cittadino, mi sono lamentato per un disservizio che offende chi ha necessità di essere trasportato in ospedale. Non era forse un mio diritto puntualizzare un episodio negativo di una struttura territoriale?».
Fin qui le dichiarazioni, del giovane di Badolato. Nei giorni scorsi, è arrivata la risposta da parte del responsabile della Cri, Pasquale Rudi. anche alla letera anonima circolata in paese e che infanga l’operato della Cri.
Nella premessa Rudi evidenzia il ruolo importante che svolge sul territorio la Cri sin dal 2001, in attività di soccorso, Protezione Civile, manifestazioni civili ed istituzionali, tutte servizi total-mente volontarie. Valorizza anche l'impegno, i sacrifici, la professionalità dei volontari, che operano in silenzio e senza tanto clamore. «Purtroppo - precisa Rudi, c'è gente che pensa il contrario, e pensa addirittura di scrivere una lettera anonima per infangare la Croce Rossa di Badioato».
Rudi, entra poi nel merito del contenuto offensivo della lettera anonima, sia alla sua persona, che alla Croce Rossa, definita “ Fantasma”.«Nella lettera, anonima - precisa Rudi- si evidenziano episodi di accanimento contro una paziente bisognosa di essere trasportata all'ospedale di Soverato, e quindi volutamente negati dal responsabile della Cri di Badolato».
Queste le conclusioni del documento di Rudi. “A tutela della mia persona, e della mia immagine, oltre che smentire categoricamente quanto denunciato nella lettera anonima, ho già provveduto di comunicare e denunciare l'accaduto, ai carabinieri di Badolato, e la Croce Rossa Italiana. L'episodio accaduto, mi ferisce moltissimo, e mi fa riflettere maggiormente sull'amara realtà di Badolato.
In tutti questi anni di attività di Croce Rossa, questa è la prima volta che abbiamo avuto un riconoscimento per tutto il servizio reso. Grazie. Non so quale decisione prenderò nei prossimi giorni, ma forse è giunto il tempo di voltare pagina»
Tratto da ilquotidianodellacalabria.it
Autore: fausto
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