Inserita il 02/02/2009
News
La rabbia del Basso Jonio
Chi abita sulla 106 chiede interventi immediati
di FRANCO LAGANA’
«LA chiusura dell'autostrada Salerno - Reggio Calabria, e altre arterie di collegamento, con la deviazione del traffico sulla statale jonica 106, ritenuta una dell' arterie più pericolose d'Italia, sta provocando un vero inferno per gli abitanti e il traffico minore, nell'attraversamento dei comuni ubicati sulla strada statale 106, a causa del transito di migliaia di autotreni diretti per Villa S. Giovanni, e per il centro - nord Italia. Il pericolo aumenta durante le ore notturne per l'alta velocità nei tratti più stetti e pericolosi dell'arteria, ormai ridotta ad una vera mulattiera ».
Ad affermarlo è Franco Nisticò, del comitato di lotta della 106, che per richiamare l'attenzione delle autorità preposte, domenica mattina ha inscenato una protesta di pochi minuti sulla 106 nel centro abitato di Badolato Marina, insieme ad una commerciante, Gina
Carnovale. «Con le mani alzate - ha precisato Franco Nisticò - abbiamo voluto evidenziare la rassegnazione di un intero territorio, umiliato da oltre 50 anni da tutte le istituzioni, nazionali e regionali, ma anche dal vergognoso comportamento dei nostri parlamentari, che continuano a viaggiare a nostre spese su aerei e treni ad alta velocità, mentre noi siamo costretti a rischiare giornalmente la vita su questa maledetta strada statale 106. In passato avevo proposto di accusare di omicidio colposo, per imorti della 106, tutte le istituzioni, compresa l'Anas, per la mancata messa in sicurezza della stessa, in particolare del tratto Soverato -Gurdavalle.
Valuteremo con i nostri legali di riproporre questa accusa. Una spesa irrisoria, un progetto pronto, ma non si muove una foglia e la gente continua a morire. Oggi con la chiusura dell'autostrada in molti si sono ricordati che esiste la statale 106, vista l'utilità strategica della statale 106, unica valvola di sfogo in caso di calamità naturali. Mi auguro, che questa emergenza spinga il governo e l'Anas ad interventi risolutori. Ripeto la delusione e la rabbia di queste popolazioni, rischia di diventare una pentola a pressione pronta a scoppiare, con conseguenze non prevedibili per garantire l'ordine pubblico».
Qualche automobilista, proveniente dalla Sicilia, con tir diretto a Roma ai mercati generali, fermatosi per prendere un caffè al Bar Centrale di Badolato Marina, non ha nascosto la paura che incombe nel percorrere la statale 106, nei tratti più pericolosi quando si incrociano due mezzi pesanti. Lo stesso proprietario del Bar, ha evidenziato che il continuo passaggio dei mezzi pesanti e le piogge, hanno provocato lesioni al fabbricato ubicato sulla 106..
Per questo smottamento, sono stati necessari delle infiltrazioni di un materiale speciale da parte dei tecnici al basamento del fabbricato per bloccare un ulteriore slittamento. Causa il ripetersi delle piogge, è stato di nuovo chiuso il passaggio del torrente Barone, provocando l'isolamento dei alcune strutture turistiche, e villette, sil lungomare che porta al porto “Bocche di Gallipari”. Ulteriori frane sulle strade provinciali, dove erano in corso lavori da parte della provincia per la messa in sicurezza. Ancora smottamento e frane sulla collina Montemanno di Badolato Marina, dove 15 famiglie, per i pericoli provocati dallo smottamento, hanno chiesto l'intervento della Protezione Civile.
«Dopo la denuncia- ha dichiarato il coordinatore delle famiglie interessate dalla frana - aspettiamo interventi immediati vista la drammaticità della situazione, che ha già provocato infiltrazioni di acqua nelle cantine, onde evitare altre tragedie, con relativi morti simili a quelli verificatosi in diversi paesi della Calabria. Se entro qualche giorno non ci saranno interventi coinvolgeremo il Prefetto di Catanzaro, e i carabinieri di Badolato, forse con il loro coinvolgimento la Protezione Civile interverrà»
tratto da ilquotidianodellacalabria.it
Autore: fausto
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